Forlì-Lucchese 1-0

L'incrocio pericoloso di due crisi produce l'antibiotico che guarisce il Forlì. Toscani a picco con la quinta sconfitta consecutiva e stravolgimenti all'orizzonte. Romagnoli subito a testa bassa, Casini la mette, Arrigoni non arriva di un pelo e Casapieri se la trova in mano. E se Hamlili la mette di giustezza e Arrigoni arriva come può, di là il Morgagni trattiene il fiato: Nolè invita a nozze Chianese che dentro l'area piccola alza anzichè schiacciare. Lo spavento ricarica quelli di Roberto Rossi, Casapieri prima salva la Lucchese su questo tiro da fuori poi arriva il gol partita. Melandri ruba e appoggia ad Arrigoni che finta il tiro e arma intelligentemente il rimorchio di Cejas. L'esternaccio resta basso e si infila all'angolo lontano.
Ripresa con la disperazione toscana a bruciare l'erba del Morgagni, Fantini un po' spinge e un po' sbilancia il nuovo entrato Biasci e l'arbitro Panarese fischia il rigore. Dal dischetto un missile terra-aria del capitano Nolè grazia Scotti. Il ritmi calano, tutto il Forlì si chiude a protezione del risultato lasciando il solo Melandri davanti alla linea della palla. Gli spazi si intasano, i toscani ci provano da fuori senza mai impensierire veramente Scotti e nel finale soltanto qualche mischia tanto per mettere appresione ad un Forlì che doveva soltanto vincere e conta che lo abbia fatto. In più c'è il buon primo tempo da passare agli archivi, unitamente ad una matura gestione delle fasi finali.

Roberto Chiesa

LE INTERVISTE A: Maximiliano Cejas (centrocampista), Guido Pagliuca (allenatore Lucchese) e Roberto Rossi (allenatore Forlì)

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