Il Forlì non segna e torna in Serie D, la Pro Piacenza si salva

Reduce dal 2-1 del Garilli, al Forlì serviva una vittoria di qualsiasi fattura per poter festeggiare davanti al proprio pubblico – all'ultimo respiro, come l'anno passato – la salvezza. Non manca il fattore cabala, col gallo simbolo del club a campeggiare sul cerchio di centro campo. Non basterà.
L'avvio biancorosso è vivace: Cappellini sfiora il vantaggio in bello stile, per poi franare a terra sul suggerimento di Pastore; Illuzzi lascia giocare.
L'ex San Marino ci prova anche sulla spizzata di Morga, ma non trova lo specchio, prima di colpire alla testa un coraggioso Bini che si immola per evitare lo 0-1.
La Pro Piacenza fa una gara esclusivamente votata all'interdizione, mettendo di rado il naso fuori dalla trequarti. Il Forlì spinge con tutti gli effettivi del tridente, ma Melandri non è più fortunato dei compagni e sbatte su Alfonso.
Si va al riposo sullo 0-0, risultato che spedirebbe i Galletti tra i dilettanti. Dal punto di vista dello svolgimento tattico, la ripresa segue il solco tracciato dal primo tempo: il Forlì brilla per iniziativa e pecca per finalizzazione, la Pro Piacenza si arrocca negli ultimi 16 metri rischiando il giusto.
Firicano prova ad accendere l'attacco con la vivacità di Rosafio, scommettendo anche nella voglia di Pettarin di non infilare due retrocessioni consecutive sullo stesso campo, ma il finale di sbilanciamento ci racconta di opportunità piacentine, non romagnole.
Nemmeno gli ultimi dieci minuti di superiorità numerica per l'espulsione di Bini portano in dote un gol dal peso specifico incalcolabile: in dodici mesi il Forlì passa dal Paradiso all'Inferno, sempre attraversando il Purgatorio dei Play-out. E qualcuno mormora che con Roberto Rossi, l'esito sarebbe stato molto differente dalla Serie D in cui il Forlì torna a piombare dopo tre anni di professionismo.
È però soprattutto il miracolo di Arnaldo Franzini e della Pro Piacenza, partita con una penalizzazione di 8 punti e salva dopo 45 punti conquistati sul campo.

LP


Le interviste agli allenatori Aldo Firicano e Arnaldo Franzini

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