Fuga Juve: Roma piegata 3-0

Fuga Juve: Roma piegata 3-0.
Dipinta come sfida scudetto, Juventus - Roma è finita per essere - forse - la sfida che ha ammazzato il campionato. La Juve ha studiato e si vede: un 3-0 che non ammette discussioni. Conte abbassa il baricentro di un trentina di metri, tarpando le ali alla Roma che con Ljajic e Gervinho non punge quasi mai. In avvio un paio di affondi, poi nulla più. Scarso l'apporto di Totti, abulico.
Altra cosa Tevez: l'Apache lotta e sgomita, fin quando al quarto d'ora serve il geniale pallone del vantaggio a Vidal, che ringrazia e deposita in fondo al sacco il centro numero sette del suo campionato.
Attesa, ma non pervenuta, la reazione della Roma. Conte non pecca di presunzione e abbassa Lichtsteiner ed Asamoah sulla linea dei tre centrali, braccando le fasce giallorosse.
Il solo Pjanic non basta a scardinare la roccaforte bianconera, che non cade. Si va negli spogliatoi sul minimo vantaggio per chi gioca in casa.
Il disegno di rimonta che sicuramente Rudi Garcia avrà descritto ai suoi nell'intervallo, va in fumo dopo appena 180 secondi dal ritorno in campo: da una punizione laterale di Pirlo, Bonucci è abilissimo a liberarsi della marcatura di Castan e tutto solo sul secondo palo firma il raddoppio.
La Roma boccheggia e non riesce ad imbastire una reazione. Garcia prova a giocarsi il tutto per tutto, richiamando l'acciaccato Pjanic - comunque il migliore dei giallorossi - per inserire Mattia Destro. L'effetto assedio non si manifesta e quando alla mezzora della ripresa Chiellini si sgancia in progressione, De Rossi non va per il sottile nel tentativo di fermare il compagno di Nazionale. Entrataccia che Rizzoli punisce ragionevolmente con il cartellino rosso. Di lì ad una manciata di secondi la sfida è bella che sepolta, giusto il tempo per battere la punizione. Ancora Pirlo, ancora dalla destra di De Sanctis, ancora sul secondo palo: questa volta Chiellini fa da sponda sul montante più lontano, dove Bonucci e il neo entrato Vucinic devono solo appoggiare in fondo al sacco. Se non ci riescono è per il tocco di mano di Castan sulla linea di porta: Rizzoli - ancora esemplare - estrae il secondo cartellino rosso a distanza di un minuto.
Vidal cede l'onore e l'onere della trasformazione a Mirko Vucinic, che dagli undici metri spiazza De Sanctis e mette la parola fine all'incontro col classico gol dell'ex.
Prova di forza impressionante della Juventus, che come nella sfida contro il Napoli, fa valere la legge dello Stadium rifilando un secco 3-0 ai più prossimi inseguitori che, persa l'imbattibilità, sono finiti a – 8 dalla vetta e dovranno vedersi dai tentativi di rimonta Champions di Napoli, Fiorentina ed Inter.
Nel dopo partita c'è tempo anche per le frecciatine. Buffon replica a Totti: "Il discorso degli aiuti arbitrali alla Juventus è l'alibi di chi non vince". La miglior risposta è però l'arbitraggio - perfetto - di Rizzoli.

LP

Nel video le interviste agli allenatori Garcia e Conte

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