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Gravina: “siamo ripartiti. Il prossimo obiettivo riportare la gente allo stadio”

Il Presidente della FIGC Gravina ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io Sport, dichiarandosi molto soddisfatto delle due sfide di Coppa Italia. Il numero 1 della FIGC non nasconde che dopo lo stop al campionato francese ha temuto per il l'italia

15 giu 2020

Gravina: “siamo ripartiti. Il prossimo obiettivo riportare la gente allo stadio” Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io Sport, dichiarandosi molto soddisfatto delle due sfide di Coppa Italia. Il numero 1 della FIGC non nasconde che dopo lo stop al campionato francese ha seriamente temuto anche per quello italiano «Oltre 15 milioni hanno seguito la Coppa Italia, ci auguriamo che mercoledì ci sia un seguito altrettanto importante. Ci stiamo avviando alla normalità, è un passaggio importante per il Paese. Non va dimenticata l'esperienza drammatica: ci serva per migliorare come persone e uomini di sport. Il Paese sta tornando a riconquistare i propri spazi di relazione: manca l'ultimo tassello. Se l'evoluzione positiva della curva epidemiologica, i tifosi negli stadi saranno l'ultimo tassello». Così Gabriele Gravina, presidente della Figc, a Radio Anch'io lo sport, RadioRai. Il Presidente ha espresso tutta la sua soddisfazione per la ripartenza del calcio giocato con le due semifinali di Coppa Italia appena andate in archivio. Il numero 1 della FIGC ovviamente ha ammesso che la mancanza di pubblico è l'anello debole del momento, ed ha provato ad esprimersi in termini positivi dichiarando che al massimo a metà luglio, gli spalti potrebbero tornare a gremirsi “il prossimo step – ha detto Gravina- sarà di far tornare i tifosi, almeno in parte, negli stadi”. Il Presidente non dimentica il calcio femminile, anzi. “Il calcio femminile – ha aggiunto - "Non ripartira' da zero, lo garantisco - spiega -. Mi e' dispiaciuto tantissimo lo stop, ma vi preannuncio che il 25 in Consiglio federale parleremo a lungo del calcio femminile e mi auguro che, quel giorno, possa esserci una grande sorpresa". Infine ha ammesso che la paura di non farcela c'è stata solo nel momento in cui la Francia ha alzato bandiera bianca, ma è stato solo un momento – ha concluso- in cuor mio ho sempre creduto che il nostro calcio sarebbe ripartito”


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