Massimo Silva torna a vincere a Grosseto e al Grosseto. Tornato sulla panchina maremmana a quattro mesi di distanza dall'esonero, avviando di fatto il quarto ciclo stagionale della panchina grossetana, Silva ha riportato i tre punti ai biancorossi, senza da sette giornate.
Vittoria preziosissima quella ottenuta contro un Pontedera incerottato e senza nulla da chiedere di più al proprio splendido campionato.
Com'era lecito attendersi è il Grosseto a prendere in mano la partita, ma dalle mischie prodotte nei primi trenta minuti escono soltanto mezze occasioni che regalano un sussulto – ma nulla più – al Carlo Zecchini.
Si andrà al riposo senza vedere la metà campo sinistra e con un Grosseto che non riesce a capitalizzare le occasioni del finale: dopo la bordata di Gambino, Cardelli se la cava sull'inserimento sul primo palo di Fofana. Ha però dell'incredibile l'azione che chiude la prima frazione: il rimpallo tra Videtta e Lombardo spalanca la porta a Torromino che calcia su Cardelli e spedisce poi sulla traversa. Gambino non è reattivo a sufficienza e l'opportunità sfuma.
Nella ripresa lo spartito non cambia: Paparusso tiene in campo un pallone difficile e serve al centro Onescu, il cui movimento a liberare il mancino è perfetto, tanto da colpire la base del palo. L'errore di Albertini – poi – è difficilmente commentabile.
Quando una partita va così, spesso la si perde. Non oggi però, perchè il Pontedera è ancor più spento dei maremmani: Romiti ne è la prova. Non rettifica Settembrini, che calibra leggermente in eccesso l'assist per De Cenco, murato da un coraggioso e tempista Baiocco, decisivo nonostante la condizionale dell'offside segnalato da Ragnacci.
Il gol arriva e non può che essere alle spalle di Cardelli. Paparusso sfonda, Onescu appoggia al centro dove Fofana – tenuto in gioco da Cenciarini – non può esimersi dal siglare il suo quarto gol in casacca maremmana, che aggiorna a 10 i punti assicurati dalle sue marcature.
Il Pontedera si sveglia nel finale ma è troppo tardi: Cenciarini non riesce a farsi perdonare, mentre Settembrini sbatte su un monumentale Baiocco, alla seconda partita con la porta imbattuta e nettamente per merito suo. Chiedere a Cenciarini per conferma.
LP
Vittoria preziosissima quella ottenuta contro un Pontedera incerottato e senza nulla da chiedere di più al proprio splendido campionato.
Com'era lecito attendersi è il Grosseto a prendere in mano la partita, ma dalle mischie prodotte nei primi trenta minuti escono soltanto mezze occasioni che regalano un sussulto – ma nulla più – al Carlo Zecchini.
Si andrà al riposo senza vedere la metà campo sinistra e con un Grosseto che non riesce a capitalizzare le occasioni del finale: dopo la bordata di Gambino, Cardelli se la cava sull'inserimento sul primo palo di Fofana. Ha però dell'incredibile l'azione che chiude la prima frazione: il rimpallo tra Videtta e Lombardo spalanca la porta a Torromino che calcia su Cardelli e spedisce poi sulla traversa. Gambino non è reattivo a sufficienza e l'opportunità sfuma.
Nella ripresa lo spartito non cambia: Paparusso tiene in campo un pallone difficile e serve al centro Onescu, il cui movimento a liberare il mancino è perfetto, tanto da colpire la base del palo. L'errore di Albertini – poi – è difficilmente commentabile.
Quando una partita va così, spesso la si perde. Non oggi però, perchè il Pontedera è ancor più spento dei maremmani: Romiti ne è la prova. Non rettifica Settembrini, che calibra leggermente in eccesso l'assist per De Cenco, murato da un coraggioso e tempista Baiocco, decisivo nonostante la condizionale dell'offside segnalato da Ragnacci.
Il gol arriva e non può che essere alle spalle di Cardelli. Paparusso sfonda, Onescu appoggia al centro dove Fofana – tenuto in gioco da Cenciarini – non può esimersi dal siglare il suo quarto gol in casacca maremmana, che aggiorna a 10 i punti assicurati dalle sue marcature.
Il Pontedera si sveglia nel finale ma è troppo tardi: Cenciarini non riesce a farsi perdonare, mentre Settembrini sbatte su un monumentale Baiocco, alla seconda partita con la porta imbattuta e nettamente per merito suo. Chiedere a Cenciarini per conferma.
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