Arriva al Barbetti di Gubbio la terza sconfitta in campionato della capolista Padova, la prima dopo 9 risultati utili. E arriva al 93°, quando un pari in bianco ormai scritto viene cancellato dalla zampata di Burzigotti, che vale agli umbri 1-0 e tre punti pesantissimi in chiave salvezza.
Gubbio subito pericoloso con Casiraghi che riceve al limite da Cazzola, si gira e spara verso Bindi, che respinge coi pugni. Subito dopo punizione sempre di Cazzola dritta nel mucchio, Casiraghi e Piccinni la sfiorano e quasi ci scappa il vantaggio. Il Padova viene da due 0-0 consecutivi e si conferma in un periodo difficile, col primo quasi-acuto che arriva al 38°: Belingheri non è reattivo su un pallone arrivatogli quasi per caso in area, dopodiché Candido ricicla per la botta di Pinzi respinta dalla difesa. Bindi ci ridà di pugno sul tiro-cross di Ciccone, mentre dall'altra parte Ravanelli svetta su azione d'angolo e incorna appena alto.
Prima del riposo Casiraghi per Sampietro che è solo sulla lunetta ma non inquadra, poi, nella stessa porta, ma a porte invertite, Lo Porto è bravo a tarpare le ali al neo-entrato Guidone, inseritosi dopo una combinazione Cappelletti-Capello. La pioggia ora batte forte e per le due squadre si fa dura orchestrare il gioco: contatto in area patavina tra Casiraghi e Ravanelli, l'attaccante accenna una protesta ma niente. Protesta il Padova invece quando, su una punizione da lontano, Volpe prima blocca e poi perde il pallone su Capello, che insacca: per l'arbitro è carica sul portiere, che però aveva già perso il pallone prima del contatto, perciò il dissenso biancoscudato non è poi così campato in aria. Al 69° Marchi si divora il vantaggio calciando fuori di un niente su appoggio di Casiraghi, poi nulla fino all'episodio decisivo: uscitaccia di Bindi su una punizione apparentemente innocua dalla trequarti, Burzigotti ci crede e la spinge verso la porta: palla a fil di palo e capolista ko.
RM
Gubbio subito pericoloso con Casiraghi che riceve al limite da Cazzola, si gira e spara verso Bindi, che respinge coi pugni. Subito dopo punizione sempre di Cazzola dritta nel mucchio, Casiraghi e Piccinni la sfiorano e quasi ci scappa il vantaggio. Il Padova viene da due 0-0 consecutivi e si conferma in un periodo difficile, col primo quasi-acuto che arriva al 38°: Belingheri non è reattivo su un pallone arrivatogli quasi per caso in area, dopodiché Candido ricicla per la botta di Pinzi respinta dalla difesa. Bindi ci ridà di pugno sul tiro-cross di Ciccone, mentre dall'altra parte Ravanelli svetta su azione d'angolo e incorna appena alto.
Prima del riposo Casiraghi per Sampietro che è solo sulla lunetta ma non inquadra, poi, nella stessa porta, ma a porte invertite, Lo Porto è bravo a tarpare le ali al neo-entrato Guidone, inseritosi dopo una combinazione Cappelletti-Capello. La pioggia ora batte forte e per le due squadre si fa dura orchestrare il gioco: contatto in area patavina tra Casiraghi e Ravanelli, l'attaccante accenna una protesta ma niente. Protesta il Padova invece quando, su una punizione da lontano, Volpe prima blocca e poi perde il pallone su Capello, che insacca: per l'arbitro è carica sul portiere, che però aveva già perso il pallone prima del contatto, perciò il dissenso biancoscudato non è poi così campato in aria. Al 69° Marchi si divora il vantaggio calciando fuori di un niente su appoggio di Casiraghi, poi nulla fino all'episodio decisivo: uscitaccia di Bindi su una punizione apparentemente innocua dalla trequarti, Burzigotti ci crede e la spinge verso la porta: palla a fil di palo e capolista ko.
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