Gubbio rimontato nel finale: Acori a rischio esonero
I fischi del Barbetti arrivano a margine di una grossa delusione, avvertita dal pubblico come un tradimento sportivo: illusi dal vantaggio di Marchionni, il finale è stato fin troppo amaro ed indigesto. Frizzante e ricco di occasioni l'incontro, merito anche di una Carrarese sempre pungente ma mai precisa a sufficienza. All'ora di gioco la citata illusione; l'affondo di Marchionni è irresistibile, il posizionamento di Alex Calderoni decisamente meno e il Gubbio mette la freccia.
La Carrarese vacilla e rischia l'infilata sulla verticalizzazione di Regolanti, ma Marcello Mancosu perde l'abbrivio e la possibilità di matare l'incontro.
Al 79' gli ospiti vanno a segno: Teso prende il tempo – sarà un tema chiave della sfida – Cellini e Massoni si buttano sul pallone dell'uno a uno col centrale a segno. Tutto inutile: De Angeli – su segnalazione di Francesca Di Monte – annulla per fuorigioco del capitano sul colpo di testa di Teso.
Sospiro del sollievo eugubino; per ora. A quattro dal termine la Carrarese non ha più nulla da difendere e sul cambio gioco di Castagnetti, Belcastro fa partire un traversone che D'Anna incontra con la mano. Calcio di rigore: dal dischetto Cellini spiazza Iannarilli e pareggia all'88'.
Il punto sembrerebbe acquisito, ma non per Teso: l'ultimo pallone è sulla testa del difensore rientrante dalla squalifica e per il Gubbio si apre il baratro playout, la cui distanza è ora colmabile in una partita soltanto.
LP