Il Carpi torna tra i pro e l'Emilia-Romagna lo celebra
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha ricevuto una delegazione della società biancorossa, tornata in Serie C a tre anni dal fallimento.
Il Carpi ritrova il calcio professionistico e l'Emilia-Romagna lo celebra. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha ricevuto in sede una delegazione della società biancorossa, fresca di vittoria del Girone D di Serie D e dunque promossa in Serie C. Presenti il presidente Claudio Lazzaretti, il DG Enrico Bonzanini, l'allenatore Cristian Serpini e il suo vice Mirko Magistro e il capitano Alessandro Calanca.
Per loro una targa ricordo a celebrare il ritorno tra i pro a tre anni dal fallimento del 2021. Il sipario sugli anni d'oro del calcio di Modena, che a metà dello scorso decennio era l'unica provincia con tre squadre tra A e B. E sugli anni ruggenti dello stesso Carpi, che in 11 stagioni consecutive tra i professionisti toccò vette mai viste, con 5 campionati di B e addirittura la A, nel '15-'16.
Poi la discesa fino al fallimento, la ripartenza dalla D come Athletic, la riacquisizione del marchio storico e, quest'anno, la risalita. Decisivo, dopo un avvio difficile, il girone di ritorno, chiuso con 16 risultati utili in fila (di cui 13 vittorie). Una rincorsa che, con la sponda del ritiro della Pistoiese, è valsa il sorpasso al Ravenna, beffato per appena due punti. Un trionfo dovuto, in primis, a un attacco atomico: 69 reti in 34 turni, 22 dei quali del capocannoniere del campionato, Simone Saporetti.
Nel video, le parole di Alessandro Calanca, capitano del Carpi, e del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini
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