L'attacco non segna e il portiere non para: il Cesena si divora l'impossibile e in una domenica da Gialappa's butta partita e campionato. E dire che era cominciata benissimo, dopo 7 minuti appena: sterzata di Adamo, rimorchio di De Rose che complice una deviazione porta in vantaggio i suoi. Si mette bene e in discesa, ma il primo degli imperdonabili errori lo commette Udoh che innescato non calcia perché preferisce prendere il rigore. Che però non gli danno. La Fermana si vede appena con questa conclusione verso la porta, poi ancora Cesena. Calderoni pesca Udoh che prova una cosa troppo complicata. Allarme prima dell'intervallo, insolito liscio di Prestia offre a Fischnaller la licenza di uccidere. Una caviglia di Tozzo rinvia il suicidio a dopo l'intervallo. Ripresa, adesso tocca a Shpendi a divorsarsi il 2-0. Borghetto in uscita chiude tutto e poi il Cesena consegna partita e campionato. Lavoraccio di Calderoni, Tozzo inzialmente pare rimediare e quando la palla gli torna in mano tutto deve finire lì. Invece qui si confemano tutti gli imbarazzi di un secondo ideale, nel senso che non deve giocare. Ma un primo il Cesena non ce l'ha.
E intanto l'incredulo Fischnaller ha fatto 1-1. Dice male al Cesena che potrebbe anche rivincerla subito dopo quando il palo strozza l'urlo in gola a Saber e dice male anche per il secondo severissimo giallo a Ciofi. Nonostante l'inferiorità di occasioni ce ne sono ancora. Ferrante riesce misteriosamente a non prendere la porta, mentre Bianchi murato e rimpallato si spegne tra le braccia fortunate di Borghetto. E la Reggiana è quasi in B.