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Il Cesena non sa difendersi, la Feralpi dilaga al Manuzzi (2-4)

Preoccupante prova della retroguardia: in casa i bianconeri sanno solo perdere

11 ott 2020

Il Cesena torna piccolo e indifeso. Nel senso di "senza difesa". Gioca un match coraggioso che tiene in piedi grazie alla qualità del suo attacco prima di arrendersi all'inadeguatezza della terza linea. Primo angolo e la disposizione a salta subito perché appunto nella zona di Rizzo c'è solo Rizzo. Il vantaggio da forza ad una Feralpi già quadrata di suo, capace di far vedere da subito un impianto di gioco superiore. Il Cesena sbanda, qui D'Orazio tira addosso a Satalino. E i bianconeri che ripartono come e quando possono hanno attaccanti di lusso per illudersi un po'. Spunti di Ciofi e torsione di Bortolussi di altra categoria.

Dopo l'intervallo nessuno si accontenta del pari, meno che meno la Feralpi cui basta un altro angolo, testa di Giani sul primo palo. Basta e avanza. Se un pregio il Cesena ce l'ha, e ce l'ha, è quello di provarci. E tornare ancora dentro al match con il gol di rapina di Sasà Caturano che punisce un De Lucia distratto sulla presa. Adesso i bianconeri pensano anche a farla tonda. Collocolo la ribalterebbe anche, ma prima commette fallo su un avversario. La panchina gardesana bolle, il diesse Magoni ne dice una di troppo e prende rosso. Nel finale i suoi fanno bottino pieno. Scarsella di testa prima prende il palo e poi sempre di testa trova il gol con Ricci e Satalino spettatori non paganti. E in pieno recupero contropiede di Gavioli, prima palo poi gol col portiere dopo 4 giornate ancora in attesa della prima parata in bianconero.


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