Il Cesena presenta Lo Faso e Munari. E domenica arriva il Padova
Il trequartista classe '98 arriva dal Lecce, il centrocampista classe 2000, già in bianconero lo scorso anno, dal Torino.
Il calendario non aiuta nella ricerca della prima vittoria del 2020 e domenica porta al Manuzzi il Padova 5° in classifica. Che dopo tre sconfitte in fila s'è affidato a Mandorlini e ha fatto 7 punti in tre partite, l'ultima delle quali archiviata con un 4-0 alla Vis Pesaro. Superare la crisi col cambio in panchina sarebbe anche l'obiettivo del Cesena: la prima di Viali, nelle nebbie piacentine, ha portato un punto, e soprattutto ha dato l'idea di una ritrovata compattezza. Ora ci sono la difesa a 4 e i rifinitori dietro la punta.
Ed è lì che vuole collocarsi Simone Lo Faso, trequartista classe '98 ed ex promessa del calcio azzurro, indossato fino all'U20. 10 presenze in A col Palermo nel 2017, poi il prestito alla Fiorentina, il poco spazio e la frattura del perone, primo di tanti infortuni e principio della discesa: due partite in viola, altre due in B col Palermo lo scorso campionato e solo una – in Coppa Italia – col Lecce, dal quale arriva a titolo definitivo. Senza rimpianti per quel che poteva essere, soltanto voglia di dimostrare di poter fare il calciatore.
“Se non hai la continuità è normale che quello che ti stai per creare può svanire in un attimo - commenta Lo Faso - infatti non devo pensarla come una bocciatura, anzi per me è motivo d'orgoglio arrivare in una società storica, dalla quale posso ripartire. Non devo più pensare al passato, alle partite in Serie A e al passaggio alla Fiorentina: il presente è il Cesena e penso solo al Cesena. Quando mi hanno detto dell'interessamento bianconero non ho esitato un attimo: la classifica secondo me è bugiarda, nelle partite che ho visto abbiamo espresso un ottimo calcio, peccato solo non siano arrivati i risultati".
Nel servizio le parole di Simone Lo Faso, trequartista del Cesena.