Il derby di Romagna è una prova di forza del Cesena
La capolista domina il gioco e la chiude già nel primo tempo, il Rimini, al netto del buon ingresso di Morra, non riesce a reagire.
Al Neri sono fuochi d'artificio per il derby di Romagna, ma solo fino al fischio d'inizio. Dopo è quasi monologo del Cesena che all'intervallo s'è già impacchettato il 2-0 sul Rimini, schiacciato tecnicamente e mentalmente e quasi incapace di reazione. Così gli 8500 presenti ammirano giusto la capolista, che dominante e cinica controlla il gioco, concede nulla e colpisce nelle uniche, vere occasioni del primo tempo.
L'asse più pericoloso è quello tra Donnarumma e Adamo che, dopo le prove generali del 10°, al 13° fanno centro: Donnarumma crossa, Adamo sbuca alle spalle di Semeraro e inzucca a rete, con sponda del palo. Situazione simile anche sul raddoppio del 41°, nato da una punizione ancora di Donnarumma: Lepri non controlla Piacentini che lo elude in scioltezza e la tocca per Shpendi, letale nel siglare da due passi il suo 15° gol in campionato.
Il capocannoniere del torneo ha l'occasione della doppietta a inizio ripresa: Corazza gira intorno a Gigli e gliela appoggia al centro, stavolta Lepri la legge bene e recupera, facendola schizzare verso la facile respinta di Colombi. Si prosegue e ancora Corazza s'avventa sull'errore di Sala e serve Francesconi, destro da fuori fuori di poco. Il meglio però viene dal solito Donnarumma: finte a mandare a spasso Megelaitis e bordata dal lato corto, con traversa e rimbalzo di qua dalla riga a negargli il capolavoro.
Troise ribalta la squadra ma non trova né forze né idee per riaprila. L'unica, parziale scossa arriva con l'ingresso del bomber Morra, di nuovo a regime dopo i guai fisici: sul cross di Garetto schiaccia di testa, con Pisseri in comoda parata, su quello di Megelaitis invece tiene di fisico su Pieraccini ma non riesce a dar precisione alla girata. Troppo poco per restituire brividi a una partita abbondantemente chiusa, anzi nel finale una leggerezza di Garetto su azione d'angolo dà una nuova occasione a Shpendi, coi guanti di Colombi a negargli la doppietta.
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