Bis di autoreti e di rossi evitabili per un Gubbio che si distrugge da solo, facilitando il compito a una Vis Pesaro sempre più in salita. Dopo il poker rifilato al Carpi, i marchigiani passano 3-1 al Barbetti, dove avevano vinto solo una volta, tra i dilettanti, 60 anni fa. E contando anche i 4 pari precedenti sono sei turni utili per una Vis che ora è 6ª e che domenica riceve la capolista Pescara, esame importante per farsi un'idea di quanto sia solida questa striscia.
Per contro, sono tre ko in fila per il Gubbio, in vena autolesionista già al 1°: Bove svetta sulla punizione di Orellana e avvia il pasticcio umbro, Rocchi tocca verso Stramaccioni che a sua volta inzucca nella sua porta, trovando l'angolo basso. Eppure il Gubbio reagisce e al quarto d'ora la riprende, sempre sugli sviluppi di una punizione e sempre con carambole annesse: Rosaia ringrazia lo stacco di Okoro, controlla, elude Peixoto e scarica il mancino, trovando la deviazione necessaria per spiazzare Vukovic. E ancora Gubbio col tocco di Zallu a incanalare la spaccata di Rovaglia, Vukovic difende bene il palo di competenza.
Quindi, negli ultimi 10' di frazione, il clamoroso suicidio rossoblu: 36°, contrasto innocuo sulla trequarti tra Bove e Maisto e quest'ultimo rifila un'inutile manata all'avversario proprio davanti all'assistente, con il rosso diretto come inevitabile conseguenza. E sul finire dell'unico minuto di recupero, il già ammonito Proietti entra dritto su Paganini poco oltre la linea di metà campo, secondo giallo sacrosanto e Gubbio che si ritrova in 9.
E per completare l'opera, al rientro non sono passati 120” quando l'appena entrato Di Paola scocca un mancino chirurgico da fuori: palo, schiena di Venturi e altro autogol a riportare avanti la Vis. È il colpo di grazia, il Gubbio ammaina la bandiera è nel prosieguo c'è solo un po' di Pesaro: sul cross di Orellana, Venturi respinge il colpo di testa di Coppola, che nel riprovarci la consegna al portiere. Allo scadere del recupero invece è Palomba a mettere in mezzo da destra, qui Venturi esce male e Nicastro lo anticipa, fissando il definitivo 3-1 che è anche l'ultima azione della partita.