Il calcio di luglio può davvero tutto, anche che la prima stagionale di un Napoli privo di parecchi big sia un ko nel derby col Benevento di Pippo Inzaghi. Ancelotti fa le prove tecniche di 4-2-3-1 e cede 2-1, pagando gli svarioni di una difesa troppo distratta. Streghe arrembanti fin da subito: Coda manda a vuoto Malcuit e Maksimovic e va di destro, c'è una deviazione ed è solo palo. L'ex centravanti del San Marino va poi a trovare Roberto Insigne, qui c'è un mancino a giro ma sempre palo è.
Non mancano le repliche azzurre: Ghoulam s'accentra da sinistra, supera Insigne e Del Pinto e infine sparacchia malamente a lato, sul lancio di Gaetano invece Tutino s'avventa sull'incertezza di Volta ma a sua volta calibra male davanti a Gori. Già meglio, di là, il tentativo da fuori di Armenteros, alto di pochissimo. Quindi il vantaggio del Napoli, nato dal recupero palla del duo Maksimovic-Gaetano: Younes al volo per l'inserimento di Callejon, dimenticato da Letizia e libero di incrociare in rete con l'aiuto del palo. 8' dopo, stessa cosa: Younes serve, Letizia è fuori posizione e Callejon riceve in solitudine, stavolta però l'esecuzione è rivedibile. È un regalo di Volta invece che va ad innescare Verdi, Gori la toglie da sotto l'incrocio.
Azzurri in rampa di lancio per l'allungo, finché dal nulla ecco l'imbucata di Viola lisciata da Maksimovic, Coda si fa trovar pronto e spacca per il pari. Prima del riposo c'è tempo per l'ennesimo buco a destra di Letizia: qui è Verdi a pescare Callejon che pur avendo tutto il tempo per coordinare la girata manda incredibilmente alto. Con la ripresa soliti cambi a profusione e occasioni che si riducono drasticamente, anche se al Benevento ne basta una allo scadere per chiudere in bellezza. Di Serio in area per Vokic, la chiusura di Luperto non è impeccabile e lo sloveno lo beffa con un tunnel che prende in controtempo pure Contini: gioco, partita, incontro.