Il Pescara fa il Pescara. E quando fa il Pescara, il Pescara lo fa in modo esagerato. Quattro gol al Porta Elisa che potevano anche essere il doppio e una sensazione diffusa di onnipotenza che va oltre gli episodi. Perché dopo essere stata salvata dal riflesso di Chiorra, Lucca è andata avanti. Sterzata sopraffina di Gucher e 1-0. Cambia tutto al 28' quando Cuppone scappa e dal contatto si/no con Tiritello il difensore prende il rosso. Dagli sviluppi della punizione seguente, Accornero gonfia la rete dell'1-1. Di lì in poi è un'esondazione. Merola prende fallo e filo d'intervallo il rigore di Tunjov ha ribaltato il mondo.
Ripresa, arriva subito il tris che chiude ogni speranza Lucchese, Moruzzi rinconquista, sfonda e Tunjov va a rimorchio in buca d'angolo. La partita non c'è più, Zeman apre il cinema e comincia una mezz'ora di lezione di calcio. Il portiere Chiorra mette la pezza un paio di volte. Cross di Milani, Merola sottomisura va vicino al quarto, poi Chiorra cuce tutto quello che può, stavolta su Accornero. Il poker che è nell'aria arriva con un altro rigore, il secondo, che da modo a Cuppone di sbloccarsi. Lo stesso Cuppone si divora il quinto, sarebbe stata doppietta, ma la versione ingiocabile del Pescara ha già chiuso tutto da tempo.