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Il Ravenna ha il passo lento

31 dic 2020

Quattro sconfitte e una sola vittoria nelle ultime 6 uscite. Sono i numeri a condannare la prima parte di campionato del Ravenna che, partito col freno a mano innestato, non ha cambiato passo nemmeno col cambio di allenatore. Stesso andamento lento per la squadra passata nel frattempo da Magi (9 punti in 11 partite per lui) a Leo Colucci che in 6 uscite di punti ne ha rimediati 4.

E i difetti che hanno determinato la falsa partenza sono più o meno gli stessi che hanno impedito ai giallorossi di rialzare la testa. Intanto lo sconcertante percorso netto in trasferta (tutte perse) e la fragilità difensiva che tradotto vuol dire bene 35 gol subiti, la peggiore in coabitazione con l'Arezzo che in classifica è ultimissimo, ma con soli 4 punti in meno. Il Ravenna è in zona play out e il tempo per risalire non manca, ma i giallorossi sono più o meno lì dall'inizio del campionato e dunque gli indizi sono piuttosto univoci e dicono che le sofferenze  sono probabilmente un fardellone col quale convivere fino alla fine.

Un campionato fotocopia rispetto a quello passato terminato anzitempo e in modo anomalo con uno spareggio poi perso contro il Fano. Da ripescati quindi, i ravennati sono ripartiti a caccia di quella salvezza da acchiappare quest'anno senza meno sul campo. Qualcosa arriverà dal mercato, pare ad esempio che la società si stia guardando intorno per provvedersi di un portiere, ma in tempo di pandemia sanitarie ed economiche, il grosso della forza per svoltare il gruppo deve trovarlo dentro di sé. Alla ripresa al Benelli arriva l'Arezzo, uno scontro direttissimo buono intanto per allontanare lo spettro ultimo posto. E poi la trasferta di Carpi che se non è semplice, è però possibile. Rendimento offensivo, ecco forse il dato su cui può ripartire una squadra che in qualche modo riesce quasi sempre a trovare il gol. 


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