Adesso il Ravenna vola. Dall'arrivo del nuovo tecnico Marco Marchionni la squadra giallorossa ha notevolmente cambiato passo. In una sola notte, davanti a 4 mila spettatori, vince il derby romagnolo con il Forlì, sorpassa i galletti in classifica e si mette in scia Tau. Andiamo con ordine.
E' sempre il georgiano David Lordkipanidze uno dei più pericolosi. Sinistro fuori di un niente. Quando l'ex Victor San Marino Matteo Onofri si aggrappa alla maglia dell'olandese Stevy Okitokandjo tutto il pubblico del Benelli trattiene il fiato, ma l'arbitro lascia correre. Non c'è intervento arbitrale nemmeno nell'affondo di Visani su Matteo Milan. Spinta giudicata regolare, l'azione prosegue con il Ravenna in pressione, Rrpaj scarica in mezzo, proteste per un tocco di mano, ma anche in questo caso l'arbitro lascia proseguire.
Ad inizio ripresa gira il match. Quando Rrpaj riceve a sinistra e mette dentro, Manuzzi brucia tutti e batte Martelli. Giallorossi in fiducia, Lo Bosco aggancia in area se la porta sul destro ma viene bloccato in angolo. Adesso è un assalto, batti e ribatti in area, fino a quando la risolve Rrpaj per il raddoppio. Il Forlì rischia l'imbarcata, Lo Bosco scatenato, Martelli in angolo. I galletti provano ad accorciare con un paio di conclusioni da fuori, pericolose, ma la porta di Fresia resta intonsa. Contestazioni e proteste del Forlì per il gol di Lilli, annullato. Il Forlì la poteva riaprire. Galetti mai domi, ma alla fine la sostanza non cambia. Allo Stadio Benelli di Ravenna, Ravenna batte Forlì 2-0.