Messi scende dall'aereo con la coppa del mondo. I Campioni sono tornati a casa protagonisti di una festa che nel Paese dura da domenica. Milioni di persone in strada tra canti, balli e il coro “Muchachos” ormai adottato dall'Albiceleste . E mentre il Presidente Fernandez firma in fretta il decreto di Festa Nazionale, l'Argentina è una tribù che balla. Lionel Messi e i 25 compagni sul pullman scoperto, a passo d'uomo. Per un viaggio mondiale, per portare la Coppa del Mondo da Ezeiza, base federale , fino all'obelisco della capitale. Fa festa con ragione, il popolo. Gratificato con la finale del secondo, forse la più bella di sempre. Con la grande bellezza del calcio a vincere sui mercanti, gli stadi smontabili, i soldi degli sceicchi e i tentativi di galleggiamento della Fifa.
Ha vinto il talento sul sospetto, il calcio su concetti di democrazia molto ad personam. E poi la Casa Rosada che risponde ad un telefono diventato incandescente di complimenti. Arrivano dai buoni, e anche dai cattivi. Da Putin che ha chiamato personalmente. Dormire in Argentina è l'ultima cosa che conta. Se vince Messi su Mbappe vuol dire che il calcio sa ancora contare almeno da 1 a 2. E che forse nella sua semplicità di quattro salti in piazza potrebbe aiutare a risolvere ciò che sfugge a mille cravatte.