Le residue speranze di salvezza diretta del San Marino si sgretolano nell’ultima, vera occasione per dare un segno di vita che, come sempre, non arriva. O meglio che arriva dal Pavia, che con lo 0-1 ritrova un gol atteso 7 turni e un successo che non trovava dal 18 novembre. I lombardi fanno ciao e staccano un San Marino sull’orlo del baratro, raggiunto dal Classe e, a oggi, condannato allo spareggio per evitare di andare in Eccellenza senza passare dal playout.
Playout ormai unica ancora cui aggrapparsi, perché nel frattempo la prima delle salve, il Mezzolara, è a +6. E di fatto irraggiungibile, visto che mancano tre gare e il San Marino non sa vincere dalla penultima di andata, né dà l’impressione di essere in grado di provarci. Tiri in porta non ce ne sono e gli unici pericoli sono mera intenzione. Come al 21°, quando Santoni combina con Pasquini e va in cerca della testa di Gasperi, anticipato dall’attento Vernocchi. Poi si materializza l’altro problema cronico, quello del portiere. Il bisogno di under spinge Cotroneo a confermare Pozzi, al solito tendente a Babbo Natale. Nel primo tempo Maiorano si vede regalare il pallone, lo difende con decisione e permette a Franchini di assistere Balla, libero ma incapace di piazzarla.
Copione simile in avvio di una ripresa che vede il San Marino propositivo a sinistra, dove però gli scambi Marconi-Santoni sono senza sbocco. E puntuale arriva il solito errore di Pozzi, che sul retropassaggio di Guarino sfodera un rinvio moscio e centrale. Buono ancora per Maiorano che tra un rimpallo e una sterzata riesce a passare in mezzo a tre a toccarla per Franchini, impeccabile nello stoccare per il suo 9° gol. E i lisci di Evaristi e Cola gli forniscono anche la fuga da doppietta, stavolta però Guarino lo recupera e, dice l'arbitro, lo fa senza fallo. Intanto il Pavia si barrica e Cotroneo inserisce tutti gli offensivi che ha, trovando solo un corner di De Cristofaro sul quale De Toni esce ad anticipare Guarino. Al 94° scaduto c’è un ultimo mischione senza gloria, dopodiché l’arbitro la chiude: il Pavia s’abbraccia e ritorna a sognare, il San Marino se ne va mesto negli spogliatoi con un’ordinata ritirata a orecchie basse perfetta per descrivere lo stato dell’arte.
Riccardo Marchetti