Ci pensa Fink a spezzare la crisi del Sudtirol, tornato a vincere dopo 3 partite senza gloria. 1-0 a una Vis Pesaro che invece fa tris di ko filati e continua a condividere col Legnago lo spartiacque tra salvezza diretta e playout. I marchigiani si rendono realmente pericolosi solo nei 6' iniziali: sull'imbucata di Tessiore, Curto devia in angolo il tentativo di Gucci, sulla bordata defilata di Marchi invece Poluzzi oppone i guanti.
Poi solo Sudtirol, che ne sprecherà parecchie. Soprattutto con Rover, che se ne mangia subito due clamorose: la combinazione Odogwu-Fink lo libera sul dischetto e lui non inquadra il piattone volante, poi, sempre al volo su assist di Fink, calcia debolmente tra le braccia di Ndiaye. E sul finire di frazione c'è pure l'occasionissima di Tait, che manda a vuoto Gelonese e Brignani e va con un rasoterra incrociato fuori di niente.
La difesa della Vis lascia buche romane e in avvio di ripresa la paga cara: Fabbri mette in mezzo da sinistra per l'inserimento di Fink, solo davanti alla porta e letale nel tocco a rete di destro. La reazione di Pesaro è un nulla di fatto e da lì alla fine sarà solo Sudtirol, più volte a un passo dal bis. Odogwu difende palla alla grande e lancia Rover, che lascia sul posto Di Sabatino ma, al dunque, s'infrange sulla parata di Ndiaye. Nel duello Rover-Di Sabatino non c'è storia nemmeno sull'imbeccata di Casiraghi, l'esterno scuola Inter si libera alla perfezione salvo poi piazzarla ben lontano dal sette. Al giro dopo invece è Brignani a farsi bruciare quando Magnaghi fa partire Fischnaller, ancora una volta Ndiaye la tiene via respingendo di piede; sul rimbalzo Beccaro ricicla per Casiraghi, che salta netto Ferrani ma, a sua volta, sul più bello non inquadra. Tanto spreco non porta conseguenze, perché il massimo della Vis è una sconclusionata conclusione di Marchi che, al 93°, è l'anteprima dei titoli di coda.