Inter al dentro-fuori con lo Shakthar, Conte: "Biscotto? E' la Champions, non il torneo dei bar"
Alle 21 tocca all'Inter contro lo Shakhtar Donetsk. I nerazzurri devono vincere e sperare, per andare agli ottavi. Emergenza a centrocampo, fiducia a Eriksen.
C'è solo una combinazione, anzi una doppia combinazione, che qualificherebbe l'Inter agli ottavi di finale di Champions League: battere lo Shakhtar Donetsk e sperare che Real Madrid - Borussia Monchengladbach non finisca in pareggio. Così i nerazzurri potrebbero festeggiare e completare l'impresa nel girone più “pazzo” di sempre nella storia della Coppa dalle Grandi Orecchie. 4 squadre in 3 punti, dagli 8 dei tedeschi ai 5 della formazione di Antonio Conte, attualmente fanalino di coda del raggruppamento. Per garantirsi la permanenza europea – Champions o Europa League che sia – l'Inter non può prescindere dal fare bottino pieno contro gli ucraini di Luis Castro.
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All'andata finì 0-0, a metà agosto fu 5-0 nella semifinale di Europa League con la rete di D'Ambrosio e le doppiette di Lautaro Martinez e Romelu Lukaku. Su forza e qualità della “LuLa” farà affidamento Conte che, invece, dovrà reinventarsi il centrocampo non potendo contare su Barella (si deciderà nel riscaldamento), Vidal e Nainggolan. Spazio – dunque - a Christian Eriksen, quasi sempre ai margini del progetto ma capace, in carriera, di segnare 51 gol e fornire 46 assist nelle 193 partite internazionali giocate. Con il danese ci saranno Gagliardini e Brozovic, sugli esterni Hakimi e Young e dietro “solita” difesa a 3 con Skriniar, De Vrij e Bastoni a difendere la porta di capitan Handanovic. E' una notte da dentro-fuori per la Beneamata, che non può più sbagliare.
Nel servizio l'intervista a Antonio Conte, allenatore Inter