La dinastia Moratti - da Angelo a Massimo ed un Angelomario potenziale e rimasto tale - abdica il trono dicorso Vittorio Emanuele II. Quella di stasera contro il Saint-Etienne, sarà la prima partita senza Massimo Moratti nell'organigramma societario come successo da 19 anni abbondanti a questa parte: l'imprenditore nato nel veronese acquistò ufficialmente l'Inter il 25 febbraio 1995, aprendo la seconda gestione Moratti dopo quella del padre (presidente dal 1955 al 1968).
La sua è stata la presidenza più longeva, interrottasi in due occasioni: la prima a favore di Giacinto Facchetti, primo ex calciatore nerazzurro ad occupare il vertice societario: a seguito della scomparsa, Moratti è tornato presidente.
Sotto la sua gestione l'inter ha conquistato 15 trofei, tra cui il Treble del 2010: in generale sono 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, 1 Champions League e 1 Mondiale per Club.
La seconda interruzione - quella definitiva - un anno ed una settimana fa, aprendo ad un'altra prima volta, quella di un presidente straniero. L'indonesiano Erick Thohir e la sua cordata hanno acquisito il 70% del pacchetto azionario, relegando Moratti ad un ruolo di minoranza ed una mera carica rappresentativa, quella della presidenza onoraria.
Oggi Moratti ha detto basta, rinunciando pure a questo titolo: l'ex proprietario si è tirato indietro e con lui hanno rassegnato le dimissioni il figlio consigliere di amministrazione Angelomario, oltre a Rinaldo Ghelfi e Alberto Manzonetto.
LP
La sua è stata la presidenza più longeva, interrottasi in due occasioni: la prima a favore di Giacinto Facchetti, primo ex calciatore nerazzurro ad occupare il vertice societario: a seguito della scomparsa, Moratti è tornato presidente.
Sotto la sua gestione l'inter ha conquistato 15 trofei, tra cui il Treble del 2010: in generale sono 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, 1 Champions League e 1 Mondiale per Club.
La seconda interruzione - quella definitiva - un anno ed una settimana fa, aprendo ad un'altra prima volta, quella di un presidente straniero. L'indonesiano Erick Thohir e la sua cordata hanno acquisito il 70% del pacchetto azionario, relegando Moratti ad un ruolo di minoranza ed una mera carica rappresentativa, quella della presidenza onoraria.
Oggi Moratti ha detto basta, rinunciando pure a questo titolo: l'ex proprietario si è tirato indietro e con lui hanno rassegnato le dimissioni il figlio consigliere di amministrazione Angelomario, oltre a Rinaldo Ghelfi e Alberto Manzonetto.
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