Juve: essere o non essere

Come il celeberrimo "Amleto" di Shakespeare, l'intreccio europeo della Juventus di Conte si svolgerà in terra di Danimarca. Ovviamente i bianconeri si augurano di mutare la tragedia scritta dal "Bardo dell'Avon" in sceneggiatura più congruente, più scontata. E soprattutto evitare troppi colpi di scena e intrighi di palazzo. È infatti la serata che potrebbe dare la svolta alla stagione europea bianconera. Al via la doppia sfida ai danesi del Nordsjaelland, i cui tifosi invano sperano di vedere Bendtner in campo. A Copenaghen si va verso il turnover: davanti la coppia Matri – Vucinic, pienamente recuperato dopo l’influenza. A centrocampo largo alla coppia che ha schiantato il Napoli: Caceres e Pogba dall’inizio, così come De Ceglie che rileva Asamoah. Dietro l’occasione è per Lucio.
Essere o non essere (da Champions) questo è il problema.
L’altra sfida, Shakthar - Chelsea, potrebbe già da stasera giocare a favore dei bianconeri.
L’aperitivo lo offre il gruppo G, dove lo Spartak Mosca, alla ricerca dei primi punti europei, ospita il Benfica. Al Camp Nou arriva il Celtic, seconda forza del girone: per i blaugrana ghiotta occasione per allungare a +5.
Il sorprendente Bate Borisov all’esame di maturità: in Bielorussia c’è il Valencia a testare le potenzialità dei padroni di casa, a punteggio pieno. Nell’altra sfida il Bayern è di scena a Lille per affossare i francesi e tenere il passo delle contendenti.
Si chiude col gruppo H: lo United cerca la terza vittoria consecutiva. All’Old Trafford arriva il Braga. Contemporaneamente, in Turchia, il Galatasaray si gioca le sue chance contro il Cluj.

Luca Pelliccioni

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