Una finale i tifosi l'aspettano da 11 anni, la rivincita con i portoghesi addirittura dal '68. Era il Benfica di Eusebio stella di prima grandezza, quello di stasera è il Benfica del gruppo e di Jorge Jesus, del portiere Artur e di Luisao, di Rodrigo e Maxi Pereira. Non ci sono candidati al pallone d'oro, ma una squadra che ha saputo meritarsi una semifinale e mettere addirittura la testa avanti contro la Juventus che dovrà rimontare l'1-0 dell'andata. Non impossibile l'impresa, ma nemmeno una formalità. C'è fretta di sapere soprattutto per programmare il futuro. Allo Juventus Stadium ad esempio si è accreditato Mino Raiola, uno che non va in tribuna per passare il tempo e che per esempio potrebbe avere in testa l'idea di muovere Pogba. Comunque Conte si tiene il dubbio Vidal e dietro sceglie i tre: Caceres, Bonucci e Chiellini. L'escluso è Barzagli. Davanti Tevez e Llorente, tandem che ormai sa fare l'apriscatola di qualunque difesa. Il tecnico esorcizza i gufi (“il Benfica avrà molti tifosi in Italia” e prepara l'assalto e duetta col vicepresidente portoghese che morbido non va nemmeno lui “la Uefa vorrebbe la Juve in finale”. Tra un duello e l'altro, una stilettata e l'altra alla fine deciderà il campo. Si parte dall'1-0 dell'andata. Fischio d'inizio alle 21.05 arbitra l'inglese Clattenburg.
Roberto Chiesa
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy