Giornata colma di colpi di scena. Alle 12.56 la Juventus annuncia che Massimiliano Allegri non sarà alla guida della squadra il prossimo anno. La tre giorni di incontri è terminata con la separazione, che potremmo definire consensuale, visto che il tecnico toscano riceverà una buona uscita, il suo contratto scade nel giugno 2020. L'accordo non si è trovato: Allegri è convinto che la squadra abbia bisogno di un ulteriore restyling per essere competitiva in Europa, la società, al contrario, pensa di avere una rosa all'altezza anche per competere in Champions League. Lo strappo a Madrid: dove la società non avrebbe protetto adeguatamente l'allenatore dopo le feroci critiche. La rimonta con l'Atletico firmata Cr7 ha solo rimarginato una ferita che inevitabilmente si è riaperta dopo l'eliminazione con l'Ajax. 5 Scudetti, 4 Coppa Italia, e 2 Supercoppe di Lega. A questo palmares vanno aggiunte le due finali di Champions League perse con Barcellona e Real Madrid. Difficile per chiunque pensare di poter far meglio in Italia, Andrea Agnelli probabilmente si è convinto che con un altro tecnico si possa arrivare a quel trofeo ormai diventato un ossessione per la società bianconera. Il dubbio di Agnelli, da qui i tanti colloqui, è chi dopo Max? Perchè cacciare un tecnico vincente senza avere per le mani un sostituto all'altezza? Mauricio Pochettino ha raggiunto la finale di Champions League con il Tottenham e con gli spurs pare sia a fine ciclo, ma se arrivasse in Italia, potrebbe avere bisogno di un periodo di ambientamento. Guardiola, altra notizia di giornata, ha confermato di voler restare al City. Deschamps, deve ancora lasciare la Francia, Conte pare destinato all'Inter. Mourinho, ancora libero, potrebbe risultare anche affascinante come idea per Agnelli, ma se Allegri era stato accolto male dal popolo bianconero, Mourinho potrebbe essere accolto peggio. Simone Inzaghi, unica pista italiana, insieme a Conte, che improvvisamente potrebbe virare verso Torino. Questioni di cuore
Juventus: cominciato il dopo Allegri
Pochettino, il ritorno di Deschamps, Simone Inzaghi in pole. Guardiola il sogno di Agnelli. Sullo sfondo Conte, ma sembra destinato all'Inter. Mourinho una suggestione che farebbe ribollire la piazza
17 mag 2019
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