Juventus in finale, con l'Inter basta lo 0-0
L'Inter ha bisogno di due reti, dovrebbe andare a mille e invece trotterella, così alla Juventus basta l'ordinaria amministrazione per restare in corsa per tutto, nonostante tutto. Nello 0-0 dello Stadium c'è ben poco di nerazzurro, o meglio poco davvero degno di nota. A partire dalla coppia d'attacco, come spesso accade fumosa quando la posta si fa pesante: De Ligt e Demiral sono in serata cerniera e annichiliscono sia Lukaku – quasi spettatore – che Lautaro, viceversa protagonista, per quanto in negativo. Fin da subito, col rigore che non c'è: l'argentino liscia, prende Bernardeschi e una zolla e crolla, Mariani, ottimo nella direzione di gara, non ci casca. Lautaro malissimo anche sul tiro di Eriksen rimpallato da Demiral, Buffon è già per terra ma la sua girata a porta semiaperta è tanto brutta da non essere neanche occasione vera. Un'altra chance gliela offre Bentancur, uno dei peggiori in bianconero, in avvio di ripresa: il rimpallo su Eriksen lo lancia in porta, Buffon però esce perfetto e ci guadagna pure il fallo. In tutto ciò la Juve si limita al controllo, affidandosi ai guizzi di Ronaldo. Nel primo tempo sono tre i tentativi del portoghese, De Vrij, Handanovic e infine Bastoni gli fanno muro senza affanni. Nella ripresa invece si ritrova due volte davanti alla porta, su imbeccata di McKennie e poi dopo uno slalom speciale tra Skriniar e Barella: in entrambi i casi la spunta Handanovic, nel primo caso per pecca del CR7 e nel secondo per bravura propria. L'estremo nerazzurro avrà poco altro a cui pensare, giusto a una discesa di Kulusevski che svernicia Kolarov ma, sul più bello, non ha angolo per far male. Ma pure l'Inter è poca roba: Barella e Hakimi ci mettono volontà e impegno, però entrambe le conclusioni del marocchino non spaventano. Stessa cosa per le conclusioni di Sensi, deviate in angolo da Alex Sandro – con brivido – e da Danilo. Quest'ultima nasce dalla buona sponda di Lukaku, che nel recupero, su un altro errore di Bentancur, si vede stoppare l'inzuccata dall'arrembante uscita di Buffon. Finisce col ben poco edificante scambio tra Agnelli e Conte, ridimensionato dalla versione “allegresca” di Pirlo. Che ora punta a vincere la Coppa Italia da esordiente: sin qui c'è riuscito solo Roberto Mancini, nel 2001, con la Fiorentina.
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Nel video le interviste agli allenatori Andrea Pirlo e Antonio Conte, di Juve e Inter