Poco dopo la mezzanotte di domenica si costituisce la Superlega: 12 club promotori fondano il nuovo format. Mercoledi 21 aprile il progetto naufraga ufficialmente quando la stessa Juventus indicata al pari del Real Madrid come la locomotiva trainante del progetto emette un comunicato ufficiale: “ La Juventus, pur rimanendo convinta della fondatezza dei presupposti sportivi, commerciali e legali del progetto, ritiene che esso presenti allo stato attuale ridotte possibilità di essere portato a compimento nella forma in cui è stato inizialmente concepito". Era già uscita l'Inter in prima mattinata e il Milan, in tarda.
Ieri sera la prima società a defilarsi dalla Superlega è stata il Manchester City. Una bufera che ha coinvolto il calcio e che ha colpito principalmente Andrea Agnelli indicato dallo stesso Presidente della Uefa Ceferin come il principale promotore della Superlega. Agnelli, per il momento, resta Presidente della Juventus ma il “Corriere della Sera” ipotizza una sua imminente sostituzione con Alessandro Nasi, cugino di John Elkann, recentemente accostato anche alla Ferrari. L'etica ha ucciso il progetto, ma non solo come è stato possibile pensare ad una Superlega Europea senza le due finaliste della scorsa edizione Bayern e PSG che hanno poi concesso uno spettacolo di calcio esagerato riconosciuto da tutti anche in questa edizione? Mutuare l'Eurolega di basket nel calcio non ha funzionato. Un no fortissimo urlato in ogni contesto: politico, sociale, culturale, morale, civile. Resta da capire cosa succederà ora? Per adesso una figura non troppo edificante sia per i promotori principali: Florentino Perez e Andrea Agnelli, ma anche per i loro seguaci. Non dimentichiamo che Steven Zhang, forse consigliato da Marotta, si è dimesso dall' Executive board dell'Eca in cui era entrato nel settembre 2019.
La Superlega diventa Superfuga. Naufraga il progetto Agnelli-Perez
Il Manchester City il primo a lasciare via via tutti gli altri. In Italia, prima l'Inter poi il Milan
21 apr 2021
Riproduzione riservata ©