I disordini di Lecce portano al primo arresto: fermato un uomo di 27 anni. Era iniziata come meglio non poteva la finale play off per i giallorossi salentini. Pronti via e Bogliacino ha pareggiato subito il conto dell'andata. A quel punto pareva già segnato il destino del Carpi, ed invece la squadra di Brini è rimasta in piedi fino a sferrare il colpo della storica promozione con la punizione di Kabine ad un quarto d'ora dalla fine. Il fischio finale e definitiva certezza di mancata promozione scatena il Il folle dopo partita di Via del Mare che porta al primo fermo. Si tratta di un ragazzo di 27 anni su cui gravava già un provvedimento Daspo, avvistato grazie all'ausilio di riprese fotografiche e video che hanno permesso l'identificazione. Naturalmente non sarà il solo a pagare per gli incidenti derivati dalla mancata promozione in B dei salentini, che hanno causato lievi ferite ad una decina di persone, tra cui agenti di polizia e steward. Due le persone denunciate a piede libero, e sono in corso altre identificazioni. Questa mattina è stato eseguito un sopralluogo nella zona degli incidenti che porterà alla formulazioni di altri dettagli e successive responsabilità. Il sit web della Gazzetta dello Sport riporta l'intervista allo steward Marco Marchello, che con tempestività e coraggio avrebbe evitato l'irruzione degli ultrà scatenati all'interno degli spogliatoi : “Ho provato a resistere davanti alle scalette che conducono negli spogliatoi; - ha raccontato lo steward- ho parato tanti colpi proibiti sferrati da ragazzi che erano fuori di testa e armati di seggiolini, cordoni, bottiglie, tavolini e intere panchine. Il loro obiettivo era raggiungere i giocatori; per fortuna, nel sottopassaggio mio il responsabile del servizio steward, è riuscito a chiudere il cancello anti-panico, che ha retto all’assalto dei tifosi, bloccati quindi prima di accedere agli spogliatoi".
lg
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