Il Lecce cade a Lumezzane

Lecce battuto, in rimonta e sotto di un uomo. È mai possibile? Per il Lumezzane sì. Il notoriamente ostico campo dei rossoblu non risparmia un Lecce sornione e poco incisivo, privo degli acuti di Falco convocato in nazionale Lega Pro e poco propositivo là davanti nonostante le trame di Bogliacino e Pia.
Proprio l’ex Napoli al 35’ ha l’occasione per aprire le marcature. Un contatto dubbio tra D’Ambrosio e Giacomazzi induce Saia a fischiare il rigore che Pia calcia sul palo. Contropiede stroncato sul nascere: Dametto, ancora avvelenato per lo strano penalty subìto, si lascia sfuggire una parola di troppo e lascia i suoi in 10.
L’impresa che sembrava impossibile diventa ora titanica: il Lecce conquista campo e convinzione, sfiorando il gol in avvio. Poi Foti, splendidamente imbeccato da Diniz, appoggia di testa il vantaggio ospite al sesto.
Festa non si scompone e ridisegna l’assetto tattico dei suoi. Al 12’ i bresciani pareggiano: Inglese fugge sulla sinistra e assiste Torri che di petto anticipa Esposito e fa secco Benassi sul primo palo.
Lecce tramortito, il Lumezzane si mette a posto e cerca soluzioni da calcio piazzato.
Inglese trova i guantoni provvidenziali di Benassi, Samb invece non centra lo specchio di un soffio. C’è aria di impresa e il destino non poteva scegliere araldo migliore: D’Ambrosio su situazione analoga a quella del rigore causato, dalla stessa zolla, pesca l’incornata decisiva che regala tre pesantissimi punti al Lumezzane e la prima amarezza al Lecce di Lerda, troppo remissivo per essere vero.

Luca Pelliccioni

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