La corsa alla promozione diretta di SPAL e Pisa vive questo weekend uno snodo cruciale, a due sole settimane dallo scontro diretto. I ferraresi dovranno aggirare l'ostacolo Carrarese, fallita nei tribunali, straordinariamente viva e pericolosa in campo. Semplici ritrova Cottafava, ma dovrà rinunciare a Gasparetto, Beghetto, Ceccaroni e Lazzari. Gattuso ha anticipato di un giorno il ritiro di L'Aquila: il messaggio è chiaro, per i nerazzurri – al Fattori – non è ammesso alcun passo falso.
Anche perché alle spalle dei pisani, la Maceratese è lanciatissima: senza lo squalificato Bucchi in panchina, la Rata affronterà una Pistoiese decimata da squalifiche e infortuni: Alvini – che ha anche perso l'amichevole infrasettimanale col Valdinievole Montecatini, formazione di Serie D – dovrà rinunciare a Di Bari, Vassallo, Damonte, Rovini e Antonelli.
In corsa per un posto in Paradiso anche l'Ancona, impegnata domani sera sullo storicamente difficile campo di Santarcangelo: Mallus e Lombardi in dubbio per i dorici, Drudi squalificato sponda romagnola.
Le enormi difficoltà del Rimini – emerse in una diatriba a suon di comunicati tra calciatori e società – dovranno essere superate al Lungobisenzio, dove una sconfitta col Prato potrebbe costituire la pietra tombale sulla corsa, utopica, alla salvezza diretta. Uno squalificato per parte: Gabbianelli tra i fiordaliso, Martinelli per i biancorossi.
Sfida delicata in termini salvezza anche al Bacigalupo, dove il Savona del nuovo corso Braghin affronta il Tuttocuoio in una delle ultime occasioni per avvicinarsi alla Lupa Roma: Lucarelli deve necessariamente ritrovare la vittoria che manca da dieci turni per tornare a mettere la testa fuori dall'acqua.
Elastico che la Lupa vuole allungare già domenica pomeriggio in casa col Siena di Carboni – appiedato dal giudice sportivo – e che dovrà fare a meno degli squalificati Sasha Cori e Celiento. Ad Arezzo arriva un Teramo che – a detta di Capuano – vale il Pisa o la Spal. Davanti gioca Greco, anche per l'assenza forzata di Bentancourt, ancora alle prese con noie all'adduttore. Vivarini parla di voler raggiungere la cifra salvezza; se ci riuscirà già domani al Città di Arezzo potrebbe essere questione di utilizzo o meno di Petrella, nodo che il miglior tecnico della passata stagione di Lega Pro – ma non ditelo a Capuano – scioglierà solo all'ultimo.
LP
Anche perché alle spalle dei pisani, la Maceratese è lanciatissima: senza lo squalificato Bucchi in panchina, la Rata affronterà una Pistoiese decimata da squalifiche e infortuni: Alvini – che ha anche perso l'amichevole infrasettimanale col Valdinievole Montecatini, formazione di Serie D – dovrà rinunciare a Di Bari, Vassallo, Damonte, Rovini e Antonelli.
In corsa per un posto in Paradiso anche l'Ancona, impegnata domani sera sullo storicamente difficile campo di Santarcangelo: Mallus e Lombardi in dubbio per i dorici, Drudi squalificato sponda romagnola.
Le enormi difficoltà del Rimini – emerse in una diatriba a suon di comunicati tra calciatori e società – dovranno essere superate al Lungobisenzio, dove una sconfitta col Prato potrebbe costituire la pietra tombale sulla corsa, utopica, alla salvezza diretta. Uno squalificato per parte: Gabbianelli tra i fiordaliso, Martinelli per i biancorossi.
Sfida delicata in termini salvezza anche al Bacigalupo, dove il Savona del nuovo corso Braghin affronta il Tuttocuoio in una delle ultime occasioni per avvicinarsi alla Lupa Roma: Lucarelli deve necessariamente ritrovare la vittoria che manca da dieci turni per tornare a mettere la testa fuori dall'acqua.
Elastico che la Lupa vuole allungare già domenica pomeriggio in casa col Siena di Carboni – appiedato dal giudice sportivo – e che dovrà fare a meno degli squalificati Sasha Cori e Celiento. Ad Arezzo arriva un Teramo che – a detta di Capuano – vale il Pisa o la Spal. Davanti gioca Greco, anche per l'assenza forzata di Bentancourt, ancora alle prese con noie all'adduttore. Vivarini parla di voler raggiungere la cifra salvezza; se ci riuscirà già domani al Città di Arezzo potrebbe essere questione di utilizzo o meno di Petrella, nodo che il miglior tecnico della passata stagione di Lega Pro – ma non ditelo a Capuano – scioglierà solo all'ultimo.
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