A chi servirà, se servirà il pari si capirà più avanti. Oggi non al Forlì che resta appena sopra la zona rossa, non alla Pro che addirittura torna all'ultimo posto. Al Morgagni è il debutto da allenatore capo per Vanigli e anche per Morga subito al centro dell'attacco. Il primo tempo è tutto per i padroni di casa che tengono la palla praticamente sempre anche se dalle parti di Alfonso ci arrivano con scarsa pericolosità. Il più vivace è sempre Melandri, anticipato in angolo al momento di colpire. E per vedere il portiere piacentino parare, parata per altro comoda occorre arrivare allo scadere di frazione quando Pettarin prova da lontano con risultati non commisurati all'intenzione. Nella ripresa c'è meno ricerca della vittoria. E comunque il tempo si apre con l'occasionissima di giornata. Morga stacca benissimo e sempre fatta: Alfonso vola e intercetta, e in questo caso non è gol perchè in pratica fa gol il portiere. Si vedono gli ospiti che gol lo fanno davvero: il pericolosissimo Alessandro si libera però con un fallo ed è tutto fermo. Ancora Forlì, schema dall'angolo e niente in tasca. Poi ancora Melandri sbatte sul muro emiliano e ogni volta che la Pro riparte mette le basi per passare. Stavolta è Matteassi che un po' di mestiere e po' spingendo trova la porta ma induce l'arbitro ad annullare. E mentre Castellani ci prova al volo, la giornata si chiude con gli stomaci forlivesi che si gonfiano. Rosafio appena entrato viene travolto da Barba. Pare ci siano pochi dubbi, l'arbitro Ranaldi è per il negazionismo e quindi zero di qua e zero di là.
Roberto Chiesa
LE INTERVISTE
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