La bomba Teramo esplode su un Gubbio arrendevole e poco protetto dall'arbitro Guccini. Un pomeriggio infernale per Acori che pure l'aveva messa molto bene. Mancosu riceve e si accentra, cambio di piede e sinistro soto l'incrocio: sembrava davvero il prologo di un altro pomeriggio. Il Teramo però prende campo e la tira su. Massullo sgroppa e la mette un po' dietro dove Lapadula di testa riesce a far ponte e Donnarumma nell'area piccola mette la punta del piede davanti al difensore. Di qui in poi è solo Teramo che prima dell'intervallo l'ha già ribaltata. Lapadula strappa il pallone dai piedi molli di Esposito, l'attaccante prepara il sinistro che buca Iannarilli.
Secondo tempo e la partita del Gubbio praticamente finisce sull'irruenza di Esposito che è già ammonito e va dritto come un apache. Restano in dieci i padroni di casa e il Teramo la chiude: dal piede di Donnarumma parte un patriot che si abbassa e si infila nel sacco. Adesso i titoli sono quelli di coda, l'arbitro ferma il gioco ed espelle Regolanti cui fuori inquadratura sono saltati i nervi. Il pubblico reclama e chiede reciproche scorrettezze sulle quali invece Guccini sorvola. Prima di chiudera c'è tempo per il calcio di rigore che consente a Petrella di portare a 4 i gol del Teramo e a 44 i punti. Almeno fino a domani l'Ascoli è preso.
Secondo tempo e la partita del Gubbio praticamente finisce sull'irruenza di Esposito che è già ammonito e va dritto come un apache. Restano in dieci i padroni di casa e il Teramo la chiude: dal piede di Donnarumma parte un patriot che si abbassa e si infila nel sacco. Adesso i titoli sono quelli di coda, l'arbitro ferma il gioco ed espelle Regolanti cui fuori inquadratura sono saltati i nervi. Il pubblico reclama e chiede reciproche scorrettezze sulle quali invece Guccini sorvola. Prima di chiudera c'è tempo per il calcio di rigore che consente a Petrella di portare a 4 i gol del Teramo e a 44 i punti. Almeno fino a domani l'Ascoli è preso.
Riproduzione riservata ©