Lega Pro, lotta al ribasso per il secondo posto

Di norma uno 0-0 col Teramo farebbe storcere più di un naso dalle parti di Parma, ma forse, visto che i crociati vengono da tre sconfitte di fila, stavolta si chiuderà un occhio. Da stropicciare, insieme all'altro, per la magia con cui Calaiò si libera di Caidi, seguita da un molto più pragmatico tuffo di Narciso che ne respinge il cross teso. Poi, sulla punizione di Scaglia, il caos: Narciso stavolta esce a caso e il pallone inizia a rimbalzare tra Baraye, Scavone e Munari, che va due volte a botta sicura trovando prima Ilari e poi la traversa; infine Iacoponi, che ci dà al volo e la manda sul fondo. Più spiccio ed efficace il colpo di testa di Scavone sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra, la sponda di Nocciolini però gli costa il fuorigioco e il conseguente annullamento del gol. Il Teramo è spettatore non pagante fino a inizio ripresa, poi il match cambia padrone: Di Paolantonio sfodera un siluro da lontano appena alto e poi innesca il furioso diagonale di Sansovini, sul quale Frattali fa il fenomeno; Fratangelo rimette in mezzo per Masocco, al quale però resta il colpo in canna. Il Parma latita, poi d'improvviso si riaccende grazie a Nocciolini: l'ex Forlì ricama per Calaiò e per Baraye, l'Arciere si fa rimpallare da Narciso e il senegalese anticipa Caidi ma da due passi manda a lato. Non fa meglio di lui Iacoponi, arrivato di gran carriera su un corner da destra. Un altro erroraccio di Baraye – liberato davanti a Narciso da un rimpallo ma capaci di sparare in tribuna – sembra vanificare l'assolo dei crociati, che nel recupero invece trovano il diagonale vincente di Calaiò. Un'altra illusione però, perché pure stavolta è fuorigioco. C'è ancora tempo per un regalo della difesa ospite clamorosamente ciccato da Sansovini e per una botta fuori misura di Scavone, poi l'arbitro la chiude e il Teramo – al terzo pari di fila resta a un punto dalla salvezza diretta.

Se il Parma si mantiene secondo è solo grazie al Pordenone, caduto 2-1 in casa con la FeralpiSalò. Primo ko dopo otto risultati utili e -1 dai crociati per i friulani, viceversa i bresciani si assicurano i playoff. Si parte con la botta da fuori di Tassi respinta in tuffo da Tomei, dall'altra parte Cattaneo replica e Caglioni fa ancora meglio, salvando la baracca a mano aperta. Il portiere gardesiano ancora decisivo nel murare Misuraca, scappato a destra su lancio di Berrettoni, e poi Cattaneo, arrivato come un fulmine dalle retrovie; nel mezzo è Ranellucci a immolarsi per la patria sul tentativo di Buratto. Un minuto dopo, nella stessa porta ma nella ripresa, il vantaggio Feralpi: Gerardi spizza di testa per Ferretti, il cui diagonale non lascia scampo a Tomei. Ferretti che va subito a caccia della doppietta con un gran mancino da posizione defilata, la traversa però non è d'accordo. E allora il raddoppio porta la firma di Codromaz, che su un corner da sinistra svetta meglio di tutti e trova un corridoio perfetto. Dall'altra parte Caglioni è ancora attento sulla combinazione Cattaneo-Misuraca-Berrettoni, mentre sul fronte Feralpi Ferretti per Gerardi che cerca il gol della domenica in girata e non lo trova di un niente. Semenzato pareggia il conto delle traverse con un esterno da applausi su appoggio di Misuraca, quindi finalmente gli sforzi del Pordenone vengono ripagati grazie ai subentrati Zappa, che ci mette il cross, e Padovan, puntuale all'appuntamento con un tocco al volo sul primo palo. Qui la rimonta inizia e qui si esaurisce, e in Emilia qualcuno avrà apprezzato parecchio.

Definitivamente fuori dalla corsa al secondo posto il Padova, che incappa nella legge dell'1-0 per il Sudtirol: è il quarto di fila per gli altoatesini, che ormai sono salvi e giocano senza pensieri. Subito pericolosi con il cross di Cia per Furlan, che si inserisce bene ma non impatta, e in vantaggio già alla mezz'ora: l'arbitro vede una trattenuta su Bassoli in area patavina e fischia il rigore, magistralmente trasformato dal solito Gliozzi. Quarto gol nelle ultime cinque per l'attaccante di proprietà del Sassuolo, che sale a quota 14 totali. E potrebbero diventare 15 quando, su lancio di Furlan, anticipa l'uscitaccia di Bindi con un tocco a seguire: sarebbe un gol bellissimo se Russo non intervenisse con un altrettanto pregevole rovesciata che manda il pallone sulla traversa. Il Padova si desta dal torpore in avvio di ripresa, quando la sventola dalla distanza di Dettori si stampa in pieno sul palo. E di li a poco ci riprova col traversone di Favalli per la testa di De Cenco, che manda fuori a due passi da Fortunato e giustamente si dispera. Il brasiliano è ancora protagonista quando, innescato dal lancio di Dettori, si becca il fallo di Di Nunzio: al limite dell'area secondo l'arbitro e dentro per i veneti, che a rivedere le immagini sembrano aver ragione. Finisce con questo episodio la partita del Padova, che va presentandosi ai playoff con un solo punto nelle ultime sei.

RM

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