Il mal di tasferta torna a colpire l'Ascoli affondato tre volte nelle ultime quattro lontano dal Del Duca. Petrone perde a Prato partita e primato solitario, ora i bianconeri lo dividono col Teramo. Esposito toglie dal garage un Prato tirato a lucido per l'occasione, il miracolone di Lanni rinvia l'appuntamento di Bocalon con il primo gol del pomeriggio. Gol che arriva poco dopo sugli sviluppi di una punzione che sbatte sul palo e l'attaccante di rapina anticipa i due difensori deputati al marcamento. Ripresa e il Prato vuol approfittare di un Ascoli stranamente meno aggresivo del solito. Bandini sbatte sulla traversa, Gabbianelli si organizza e si fa spazio per un tiro che trova ancora Lanni pronto alla parata. C'è una sola squadra in campo che strappa applausi convinti ad un pubblico solitamente freddino. E raddoppia. Gabbianelli approfitta di una marcatura troppo approssimativa e trova il diagonale della felicità. Adesso sembra davvero tutto in discesa, Lanni mette ancora i guanti su Urso, ma alla capolista basta poco per trovar l'appiglio e rientrare. Grassi si intrufola in area e il contatto con Cavagna è per l'arbitro Piccinini da rigore e rosso. Sul dischetto va Perez che la rimedia di seconda canna. Potrebbe cambiar tutto, Grassi fallisce l'aggancio e poi in mischia si allungherebbe una maglia bianconera che però non scalfisce le certezze dell'arbitro. E Urso poco dopo si inventa il tiraccio della domenica. Dal Prato segnali di riconciliazione con pubblico e classifica. L'Ascoli riparte dal via, la lunga fuga è ufficialmente finita.
r.c.
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