Recuperate le sfide di Macerata e Reggio Emilia, che alla penultima del girone d'andata ci consegnano un classifica reale, epurata dall'ipotetico risultato di match rinviati.
All'Helvia Recina il confronto in zona retrocessione coinvolge Maceratese e Lumezzane: i bresciani – che si illudono col gol di Barbuti, prima concesso e poi negato – cadono sul fuoco amico di Sorbo, a segno nella sua porta ad un quarto d'ora dal termine, dopo che gli ospiti hanno anche sprecato un rigore, sempre con Barbuti. Arrivano così tre punti d'oro che permettono agli uomini di Giunti di mettere la testa fuori dall'acqua, andando ad occupare il quattordicesimo posto, nonostante il brivido per il secondo gol annullato a Barbuti nel finale.
A Reggio Emilia la Reggiana la vince in mezzo, dopo aver rischiato agli estremi: la traversa di Aquilanti e il colpo di testa di Guerra rischiano di compromettere il successo emiliano, meritato per quanto prodotto in un'ora di buon calcio. La vittoria ha il volto di Alessandro Cesarini che – su invenzione di Calvano – ha trovato il primo centro in granata.
Gigliati che mantengono così il passo delle prime, portandosi a -2 dal Venezia capolista. In coda, come detto, la Maceratese scavalca Teramo e Südtirol, andando ad occupare uno dei cinque posti bianchi che non valgono play-off, ma nemmeno i play-out.
LP
All'Helvia Recina il confronto in zona retrocessione coinvolge Maceratese e Lumezzane: i bresciani – che si illudono col gol di Barbuti, prima concesso e poi negato – cadono sul fuoco amico di Sorbo, a segno nella sua porta ad un quarto d'ora dal termine, dopo che gli ospiti hanno anche sprecato un rigore, sempre con Barbuti. Arrivano così tre punti d'oro che permettono agli uomini di Giunti di mettere la testa fuori dall'acqua, andando ad occupare il quattordicesimo posto, nonostante il brivido per il secondo gol annullato a Barbuti nel finale.
A Reggio Emilia la Reggiana la vince in mezzo, dopo aver rischiato agli estremi: la traversa di Aquilanti e il colpo di testa di Guerra rischiano di compromettere il successo emiliano, meritato per quanto prodotto in un'ora di buon calcio. La vittoria ha il volto di Alessandro Cesarini che – su invenzione di Calvano – ha trovato il primo centro in granata.
Gigliati che mantengono così il passo delle prime, portandosi a -2 dal Venezia capolista. In coda, come detto, la Maceratese scavalca Teramo e Südtirol, andando ad occupare uno dei cinque posti bianchi che non valgono play-off, ma nemmeno i play-out.
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