Lega Pro, San Marino - Pontedera: l'analisi
Gioia dunque mitigata da queste due espulsioni davvero evitabili.
La partita: primo tempo brutto e lento. Secondo tempo con tanti episodi favorevoli al San Marino capace di capitalizzare al massimo. Bene i due centrali: Cammaroto e Benassi non hanno avuto grosse sollecitazioni da Grassi e compagni, ciò nonostante sono apparsi già affiatati. Spesso il San Marino ha giocato gare equilibrate, vedi primo tempo con il Pontedera, ma spesso, troppo spesso, succedeva che il goal non venisse guadagnato dagli avversari, ma regalato in maniera grottesca.
La normalità, basta quella in questo tipo di campionato e con il Pontedera si è vista, unita alla gran giocata di Carles Coto e ai due rigori, il primo sacrosanto, il secondo: il braccio alto c'è ma non si capisce se Galli tocca o non tocca il pallone. 3 punti contano quelli. Il San Marino riaggancia i play out e riporta dentro il Santarcangelo, vantaggio gialloblu che si assottiglia a 4 punti. Il San Marino è tutta un'altra squadra ed ora dentro Baldazzi e Cuffa. L'argentino Matias Cuffa lo portò a Padova il sammarinese Alfio Pelliccioni che di lui parla in maniera entusiastica: “è un vincente ha detto Pelliccioni e con lui a centrocampo il San Marino farebbe il definitivo salto di qualità”. Si, il centrocampo continua ad essere il neo di questa squadra: Soligo, Magnanelli, Valeriani troppo poco per salvarsi ed è li che deve intervenire Andrea Galassi, autore, a prescindere, di un buon lavoro.
Il portiere Caio. Per adesso si può dire, bene l'ordinaria amministrazione, stava per commettere un errore su una scivolata e gli è andata bene. Fisicamente rappresenta il prototipo del ruolo. Giudizio rimandato. Così come quello di tutto il nuovo San Marino, squadra che non ha nulla a che fare con quella precedente e proprio per questo tutta da valutare. Carrara è già un buon test per un club che non ha ancora mai vinto lontano dal San Marino Stadium
L.G
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