Lo striscione non lascia spazio all'interpretazione. I tifosi della Spal chiedono uno sforzo in più alla loro squadra. Pisa con assenze illustri: Arma, Paci, Napoli e Pellegrini. Iori, il primo squillo è suo. La conclusione finisce fuori di un soffio. La squadra di Brevi ci mette troppo ad entrare in partita: il tocco in mischia non produce effetti. Alla mezz'ora Rozzio perde un pallone sulla pressione di Fioretti , il centroavanti spallino fa tutto bene, gli difetta la precisione. Prima del Tè, sul colpo di testa di Capece fa un figurone Pelagotti. La Spal spinge, ma continua ad inanellare solo mischie in area che non trovano mai il tocco vincente. La squadra di Braglia tiene il baricentro molto basso, e con il contagocce si fa vedere dalle parti di Menegatti, pronto a rispondere ad un tentativo di pallonetto. Ripresa non cambia il trend dell'incontro. Spal sempre e solo vicina al goal: blocchi difensivi e Pelagotti, il Pisa si comporta da provinciale ma è una tattica che paga e quindi ha ragione Braglia. Il rinvio dell'ex Lecce Legittimo, è un suggerimento per Gyasi, il nuovo entrato, fa una cosa pregevole, Rozzio accompagna, raccoglie e piega Menegatti per il goal che più valore di questo non cè ne. Quando non è giornata succede anche questo: Di Quinzio procura un insperato calcio di rigore. Germinale calcia il pallone laddove era stato issato lo striscione di inizio partita.
Vince il Pisa con il minimo sforzo, la Spal può solo recitare il mea culpa.
Al Paolo Mazza di Ferrara, Pisa batte Spal 1 -0
Vince il Pisa con il minimo sforzo, la Spal può solo recitare il mea culpa.
Al Paolo Mazza di Ferrara, Pisa batte Spal 1 -0
Riproduzione riservata ©