Il passivo è pesante, tre gol sono una bella sberla eppure tra Teramo e Forlì la differenza sta tutta nella qualità degli attaccanti. Così dice chi esce dal Bonolis e fa i conti su un 3-1 penalizzante per i romagnoli che hanno ribattuto colpo su colpo. Catacchini spinge e sulla mancata pressione della difesa di casa prova a far tutto da solo. Il gol arriva, è la prima combinazione splendida Donnarumma-Lapadula che trova la difesa mal piazzata. A gambe larghe per dirla con Renzo Ulivieri. Vanigli si gioca subito il primo cambio, Fantoni fa posto a Rosafio che si rivelerà il più frizzante fin da subito quando si accentra e col sinistro chiama Tonti al primo vero tuffo di giornata. Ripresa, ci crede la Romagna, l'ex Tonti esce alla grande a murare Melandri e poi è Morga di testa a cercare gloria e far pensare anche che il pari non sia troppo lontano. Rosafio ancora vicino alla porta e insomma il Teramo adesso ha il suo daffare ma anche due grandi attaccanti: Lapadula resistuisce l'assist a Donnarumma che va in porta con la palla nel momento più forlivese del match. Il 2-0 dura poco: Rosafio si inventa dal limite il gol che personalmente si merita e che consente ai galletti di tornare a vedere la targa. Ma la scatenata prima linea abruzzese mette a ferro e fuoco la metà campo del Forlì e per Donnarumma arriva la doppietta del game over. Una doppietta che insegue e sfiora anche il gemello Lapadula, ma sarebbe stata una cosa esagerata per un Forì dignitoso per il quale è troppo anche così.
R.C.
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