Nel calcio può succedere di tutto e il Prato deve credere alla rimonta. Intanto la Lupa ha mostrato perchè tutti volevano evitarla. Fofana – Zappacosta comincia la rumba. Azione prolungata del Prato, Moncini è l'ultimo di una lunga lista a provarci, Annedda con i piedi. Il portiere non bello da vedere ma efficace, nella risposta dalla lunga. E' sempre Moncini il più pericoloso per il Prato, in questo caso, del ventaglio di soluzioni che aveva davanti, sceglie quella sbagliata. Il Prato si complica la vita da solo: Ghidotti con il turbante commette il primo brutto fallo e si prende il giallo. Il secondo, occorre vedere cos'ha deciso l'arbitro, se espulsione diretta, o secondo giallo con tutti e due i cartellini in mano. Ghidotti stende Malacarri, questo l'episodio che decide la partita anche perchè la Lupa Roma la sblocca proprio sugli sviluppi del calcio di punizione non dando il tempo al tecnico toscano Malotti di mettere mano alla formazione ridotta in 10 uomini. Perulli invita Fabbro e la Lupa passa. Tutto difficile per il Prato, che contiene a fatica Perulli, il suo ingresso ha aperto la partita. Fa tutto il numero 20, assist per Tajarol che in spaccata non trova la porta. Di Michele azzecca tutte le mosse sui cambi: dentro Leccese che entra al 75 e segna al 76, il 2 a 0 della formazione Romana. Al 91 in pieno recupero c'è la più grande chance per il Prato : Pasqualoni scoordinato su Benucci. Calcio di rigore che potrebbe riaprire la qualificazione, Moncini fa diventare Annedda un remida. Ad Aprilia, Lupa Roma batte Prato 2 a 0. Prato con un piede e mezzo in D
L.G
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