Due mondiali vinti basterebbero per spiegare la grandezza dal punto di vista tecnico delle qualità di Megan Rapinoe. In campo centrocampista offensiva con oltre 60 reti in nazionale. Un palmares di assoluto rispetto che sul piano individuale parla di Pallone d'Oro e Fifa Best Player. Si parlasse solo di campo, si direbbe di Megan Rapinoe che è stata, ed è una grande calciatrice. Ma l'immagine che la 38enne americana è riuscita a costruire va oltre al rettangolo di gioco. Un'icona del calcio internazionale, senza dubbio tra le più famose calciatrici nella storia di questo sport. Nel 2019 il discorso dopo il mondiale vinto, rappresentò qualche cosa che andava oltre ai confini dello sport, con quell'invito a cercare di migliore: “Dobbiamo essere migliori, dobbiamo amare di più e odiare di meno. Ascoltare di più e parlare di meno”. Un intervento che aveva lasciato il segno, come alla Scala di Milano in occasione dei premi Fifa, quando con grande passione invitò ad indignarsi contro il razzismo, l'omofobia, la disparità salariale tra uomini e donne. L'annuncio della fine della carriera non poteva che arrivare dai social. Un post con la foto di Megan da bambina: "È con un profondo senso di pace e gratitudine che ho deciso che questa sarà la mia ultima stagione in questo bellissimo sport. Non avrei mai potuto immaginare i modi in cui il calcio avrebbe modellato e cambiato la mia vita per sempre, ma dallo sguardo sul viso di questa bambina, penso che lei lo sapesse fin dall'inizio".