Al Menti succede di tutto, ma la spunta il Mestre: Vicenza ko 2-0

Dopo due sconfitte onorevoli il Mestre torna a battere cassa ed espugna 2-0 il Menti di un Vicenza in caduta libera, capace di appena 5 punti nelle ultime 8. Arancioneri dominanti fin da subito: Spagnoli scappa a sinistra e spara sui guanti di Valentini, poi Romizi salva in scivolata su Sodinha. Valentini male invece nel respingere il destro di Beccaro, Rubbo insacca ma è nettamente oltre i difensori. Ancora Beccaro sfodera stop d'autore e giocatona per fa fuori Crescenzi, Di Molfetta raddoppia e salva la baracca. Arresto perfetto anche per De Giorgio, che riceve il lancio di Milesi e la mette in buca d'angolo, anche qui però c'è la bandierina alzata.

Fabbri in area per Spagnoli che controlla spalle alla porta e va di girata sporca, Valentini salva con un guizzo. Quindi no look di Sodinha per Beccaro che salta Crescenzi ma spara a salve su Valentini, imitato poco dopo da Spagnoli. L'asse Sodinha-Beccaro si ripropone al 41°: il primo lancia e sorprende la difesa, il secondo spreca di nuovo. Prima del riposo il Mestre chiede pure un rigore per fallo di Bianchi su Rubbo, pescato in area dal solito Sodinha dopo un pasticcio al limite tra Romizi e Ferrari: per l'arbitro non c'è niente, il rigore però ci starebbe.

Tra i due tempi il Vicenza si scuote e Gagno fa il fenomeno prima sull'inzuccata di Lanini - imbeccato dal tocco morbido di Di Molfetta – e poi sul colpo di testa in tuffo di Romizi, che a dirla tutta, sul servizio di De Giorgio, è in fuorigioco. Il Mestre sembra in affanno e invece, sul ribaltamento di fronte, passa: la difesa biancorossa lascia Beccaro tutto solo a destra, Rubbo lo serve e lui, stavolta, non cicca il diagonale. Colombo mette dentro Comi e lui lo ripaga impattando su assist di Beruatto, la sua zampata da bomber consumato però, secondo l'arbitro, arriva appena oltre la linea dei difensori, anche se così non si direbbe.

Comi ci riprova ma Gagno blocca in due tempi, poi è di nuovo Mestre: Casarotto per poco non colpisce da fuori, quindi slalom di Fabbri malamente vanificato da Spagnoli. Ancora Comi chiede invano il rigore per l'appoggio di Gritti, poi gli ospiti la chiudono con Neto Pereira: Milesi non lo tiene, Valentini spalanca la porta al suo destro ed è finita. Anzi no, perché Comi da una parte e Spagnoli dall'altra fanno in tempo a mangiarsene altre due, dopodiché l'arbitro la chiude e l'abbuffata di emozioni del Menti può essere messa agli atti.

RM

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