MLS: Atlanta schianta Los Angeles e scavalca Columbus, ko con Chicago

Pokerissimo in campo e poker di vittorie filate per l'Atlanta United, salita al secondo posto a Est col 5-0 sul Los Angeles FC. E dire che senza VAR sarebbe stata tutt'altra storia: a 36” dal via McCann stecca duramente Feilhaber, l'austro-brasiliano è tramortito e l'arbitro estrae il rosso. Decidendo però di rivedere le immagini, che mostrano un intervento sì duro e scomposto, ma pur sempre sul pallone. Da qui il contrordine, McCann torna in campo e si becca solamente il giallo. Scampato il pericolo, Atlanta inizia a colpire: Parkhurst per Almiron – che a dirla tutta è in leggero fuorigioco – e palla in area, tutta LA è su Martinez e Gressel, che è in agguato sul palo lontano, insacca a porta spalancata. Il raddoppio arriva nella ripresa, con interpreti simili: lancio di Kratz e fuga sulla destra di Gressel, sul traversone che segue Miller esce a caso e Martinez completa l'opera di testa. È il 5° in 5 gare per l'ex Torino, ora capocannoniere insieme a Gutierrez. Il resto negli ultimi 10', con la doppietta di rigori di Almiron a rompere definitivamente gli argini. Il primo concesso ancora tramite la VAR, il secondo causato da un mani in barriera di Joao Moutinho, al quale il rosso non lo toglie nemmeno la videoassistenza. Infine, al 97°, Pacheco va in confusione e regala il pallone a Larentowicz, che dalla sua trequarti avvia, d'esterno, il contropiede di Williams: il giamaicano se la prende comoda, s'accentra, evita lo sconclusionato ritorno di Pacheco e fulmina Miller con un rasoterra a fil di palo.

Atlanta festeggia il -1 dal New York City e il sorpasso sul Columbus Crew, battuto 1-0 dal Chicago Fire. La decide una follia del portiere Steffen, che vorrebbe andare da Trapp e invece la regala al capocannoniere in carica Nikolic, per il quale è fin troppo facile. È l'unico tiro in porta di Chicago, il Crew invece carica a testa bassa ma sbatte su Sanchez, che si oppone sia a Zardes che alla sberla di Higuain – e sui legni: traversa di Zardes su verticale di Trapp – con Schwinsteiger a spazzare – e botta dal limite sul palo di Abu, servito dal solito Zardes.

RM

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