A Dallas e New York il ritorno delle finali di Conference, con le dominatrici di regular season chiamate a ribaltare il doppio svantaggio maturato sui campi di Timbers e Columbus Crew la scorsa settimana. Partiamo dal Texas, dove Asprilla ha subito l'opportunità di blindare l'accesso alla finale, ma la spreca. Dallas ha la grande opportunità di riaprire il discorso con Teixeira, murato da un super Kwarasey. Rimpianti pachidermici, considerato che alla prima opportunità nella ripresa, Portland passa con Fanendo Adi, che si libera di Zimmerman in maniera lecita secondo Elfath e ipoteca la finale campionato. Ai texani servirebbero ora tre gol per rimandare il verdetto ai supplementari: gli uomini di Oscar Pareja hanno il merito di tornare in partita subito, con lo splendido gol di Ryan Hollingshead. L'utopia diventa ipotesi al 72' quando Mauro Diaz recapita il pallone del sorpasso sulla testa di Perez, che ha poi sul destro l'occasione per posticipare il verdetto di mezzora. Conclusione a botta sicura su cui è prodigioso il salvataggio di Nat Borchers, che si immola per portare i Timbers alle Finals. Sull'ultimo ribaltamento Portland chiude poi il discorso con Lucas Melano, che si beve Hedges e Gonzalez portando i verdi a giocarsi la prima MLS Cup della propria storia.
L'altra semifinale oppone Columbus Crew e New York Red Bulls, le finaliste dell'edizione 2008. Curiosamente, terminerà come allora. Si parte del 2-0 dei Columbus, pericolosi in avvio con Kei Kamara. Gli ospiti sfondano con facilità sulla destra, ma il capocannoniere stagionale sbatte su un monumentale Robles. C'è lavoro anche per l'omologo Clark, chiamato a disinnescare il destro di Kljestan al 73'. Columbus non riesce a chiuderla, New York la riapre troppo tardi. Quasi beffardo per timing il gol di Abang, che punisce l'uscita scellerata di Clark. Jesse Maarsch ci crede e per poco ci prende; incredibile cosa succede a tempo scaduto: il pallone della disperazione è sulla testa di Wright-Phillips che in fuorigioco non segnalato anticipa Clark ma sbatte sul palo. Con le coronarie in frantumi, Columbus Crew è l'altra contendente della MLS Cup che si assegna domenica prossima.
LP
L'altra semifinale oppone Columbus Crew e New York Red Bulls, le finaliste dell'edizione 2008. Curiosamente, terminerà come allora. Si parte del 2-0 dei Columbus, pericolosi in avvio con Kei Kamara. Gli ospiti sfondano con facilità sulla destra, ma il capocannoniere stagionale sbatte su un monumentale Robles. C'è lavoro anche per l'omologo Clark, chiamato a disinnescare il destro di Kljestan al 73'. Columbus non riesce a chiuderla, New York la riapre troppo tardi. Quasi beffardo per timing il gol di Abang, che punisce l'uscita scellerata di Clark. Jesse Maarsch ci crede e per poco ci prende; incredibile cosa succede a tempo scaduto: il pallone della disperazione è sulla testa di Wright-Phillips che in fuorigioco non segnalato anticipa Clark ma sbatte sul palo. Con le coronarie in frantumi, Columbus Crew è l'altra contendente della MLS Cup che si assegna domenica prossima.
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