Undici gol da vedere ed arrivano tutti dall'altra parte del mondo, dalla sponda più prossima degli Stati Uniti: partiamo dal Toyota Park di Chicago, dove i Fire ospitano i New York Red Bulls, terzi in classifica. Vantaggio newyorchese al 10' su calcio di rigore procurato da Larentowicz: dal dischetto Kljestan non sbaglia. Chicago trova la forza di reagire e può contare su un Igboananike in più: il nigeriano con passaporto svedese pareggia al 22' su assist di Gilberto e fallisce poi il gol del sorpasso sbattendo su un ottimo Sean Johnson. Il portiere dei Red Bulls è però destinato a cadere sulla combinazione Stephens-Nyarko, con quest'ultimo a griffare il vantaggio di metà tempo. Nella ripresa – con molta furbizia – i Red Bull trovano il pareggio: Kljestan dopo il tocco precedente di Lloyd arma il destro di Zubar. Per l'ex difensore di Wolverhampton e Marsiglia è la prima gioia stagionale. Non è tutto: nell'acceso finale è ancora Chicago a mettere la testa avanti, il gol da tre punti è ancora di Ibgoananike, MVP dell'incontro e uomo della provvidenza: i Fire si trovano ora a due punti dai Playoff.
Apparentemente senza storia, la sfida tra New England Revolution e Philadelphia Union dice di un primo tempo dominato a dir poco dal fanalino di coda dell'Eastern Conference, che sfiora ripetutamente il vantaggio con Barnetta e Maidana. Shuttleworth è però insuperabile e – come spesso accade – basta una discesa dalla parte opposta per far saltare il banco: Diego Fagundez fulmina Blake, che si distende poi alla grande su Nguyen. Miracolo inutile, però, in quanto nel finale – per Philadelphia – c'è solo il rosso a Maidana, reo di aver sputato su un avversario a terra.
Si confermano sempre più in zona Playoff i Toronto di Giovinco, convocato in Nazionale da Antonio Conte. Il primo brivido è però targato Montreal Impact, con la sciocchezza di Williams prima e quella di Oduro poi. La sfida si sblocca al 35': Giovinco innesca l'azione che si sviluppa sulla sinistra, dove Osorio lascia partire il suggerimento per capitan Bradley, al quarto centro in regular season. Nella ripresa Giovinco – infortunato . Lascia a Findley e quattro minuti dopo Altidore raddoppia sfruttando la cavalcata di Bradley e la traversa di Osorio. Oduro dalla parte opposta si conferma tutto fuorché irreprensibile sotto porta, trovando comunque il gol della bandiera al 73'. Della bandiera e non della rimonta perché quest'ultima è sopita dalla sciocchezza ci capitan Ciman, che si fa buttar fuori al 77' per doppia ammonizione.
Gli ultimi tre gol arrivano da New York, dove il City di Pirlo – anche lui convocato da Conte per le partite con Malta e Bulgaria – ospita Columbus Crew, subito in vantaggio con Federico Higuain – fratello maggiore del Pipita – perso proprio dall'ex metronomo juventino in area di rigore. Il pareggio dei padroni di casa arriva alla mezz'ora col gran destro di Jacobson su cui Clark non fa esattamente una bella figura. Columbus invoca un rigore che non c'è e va in vantaggio con Kamara. Il gol di mano del capocannoniere del campionato è però visto e sanzionato dalla terna che non ha poi nulla da obiettare sul definitivo 2-1 di Justin Meran che permette ai Columbus di scavalcare i Red Bulls al secondo posto in classifica. Mastica amaro Pirlo, che incrocerà il compagno di Nazionale Giovinco al rientro dal doppio impegno in azzurro: il 12 settembre, allo Yankees Stadium, è in programma New York City-Toronto FC.
LP
Apparentemente senza storia, la sfida tra New England Revolution e Philadelphia Union dice di un primo tempo dominato a dir poco dal fanalino di coda dell'Eastern Conference, che sfiora ripetutamente il vantaggio con Barnetta e Maidana. Shuttleworth è però insuperabile e – come spesso accade – basta una discesa dalla parte opposta per far saltare il banco: Diego Fagundez fulmina Blake, che si distende poi alla grande su Nguyen. Miracolo inutile, però, in quanto nel finale – per Philadelphia – c'è solo il rosso a Maidana, reo di aver sputato su un avversario a terra.
Si confermano sempre più in zona Playoff i Toronto di Giovinco, convocato in Nazionale da Antonio Conte. Il primo brivido è però targato Montreal Impact, con la sciocchezza di Williams prima e quella di Oduro poi. La sfida si sblocca al 35': Giovinco innesca l'azione che si sviluppa sulla sinistra, dove Osorio lascia partire il suggerimento per capitan Bradley, al quarto centro in regular season. Nella ripresa Giovinco – infortunato . Lascia a Findley e quattro minuti dopo Altidore raddoppia sfruttando la cavalcata di Bradley e la traversa di Osorio. Oduro dalla parte opposta si conferma tutto fuorché irreprensibile sotto porta, trovando comunque il gol della bandiera al 73'. Della bandiera e non della rimonta perché quest'ultima è sopita dalla sciocchezza ci capitan Ciman, che si fa buttar fuori al 77' per doppia ammonizione.
Gli ultimi tre gol arrivano da New York, dove il City di Pirlo – anche lui convocato da Conte per le partite con Malta e Bulgaria – ospita Columbus Crew, subito in vantaggio con Federico Higuain – fratello maggiore del Pipita – perso proprio dall'ex metronomo juventino in area di rigore. Il pareggio dei padroni di casa arriva alla mezz'ora col gran destro di Jacobson su cui Clark non fa esattamente una bella figura. Columbus invoca un rigore che non c'è e va in vantaggio con Kamara. Il gol di mano del capocannoniere del campionato è però visto e sanzionato dalla terna che non ha poi nulla da obiettare sul definitivo 2-1 di Justin Meran che permette ai Columbus di scavalcare i Red Bulls al secondo posto in classifica. Mastica amaro Pirlo, che incrocerà il compagno di Nazionale Giovinco al rientro dal doppio impegno in azzurro: il 12 settembre, allo Yankees Stadium, è in programma New York City-Toronto FC.
LP
Riproduzione riservata ©