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Mondiale per club: il Raja Casablanca batte l'Atletico Mineiro

19 dic 2013
Mondiale per club: il Raja Casablanca batte l'Atletico MineiroMondiale per club: il Raja Casablanca batte l'Atletico Mineiro
Mondiale per club: il Raja Casablanca batte l'Atletico Mineiro - Hanno fatto festa per tutta la notte, i tifosi del Raja Casablanca che per la prima volta nella stor...
Hanno fatto festa per tutta la notte, i tifosi del Raja Casablanca che per la prima volta nella storia, conquistano la finale del mondiale per club.
Sovvertendo ogni pronostico, la squadra marocchina ha meritatamente battuto i brasiliani dell'Atletico Mineiro, apparsi sotto tono, a cominciare dal giocatore più rappresentativo, l'ex milanista Ronaldinho.
Partono meglio i campioni del Sud America, con il tentativo di Jo che sotto misura, non trova lo specchio della porta.
Discorso analogo poco dopo con il diagonale di Fernandinho che si perde sul fondo.
I padroni di casa non restano a guardare e creano almeno tre clamorose opportunità.
Sulla prima è strepitoso il portiere Victor ad opporsi al tocco ravvicinato di Moutouali.
Il capitano del casablanca non trova la via del gol a tu per tu con il portiere
brasiliano e il primo tempo si chiude, sul nulla di fatto.
Padroni di casa più brillanti anche ad inizio ripresa e dopo sei minuti arriva il vantaggio.
Controllo e diagonale di Lajour che infila Victor nell'angolo basso.
Il vantaggio dura poco più di 10 minuti, fino alla punizione capolavoro di Ronaldinho.
Destro a giro sulla barriera, pallone che bacia l'interno del palo e finisce in rete per l'1 a 1.
Una magia che strappa applausi, a tutto lo stadio.
I brasiliani però giocano a ritmo blando e soffrono tremendamente il contropiede avversario.
A sette minuti dal termine, il difensore Rever ferma cosi il solito Lajour.
Calcio di rigore trasformato da Moutouali per il 2 a 1.
in pieno recupero, con i brasiliani tutti in avanti, il Casablanca trova addirittura il 3 a 1.
Il pallonetto di Moutouali centra la traversa e Mabide insacca a porta vuota il pallone che apre alla notte insonne di Marrakech.

Palmiro Faetanini

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