La Svezia si mette alle spalle il passaggio a vuoto del 2015 e ritrova la semifinale del Mondiale femminile, ottenuta col 2-1 sulla Germania. In rimonta, perché al 16° l'appoggio sbagliato di Fisher permette a Daebritz di partire in verticale e smarcare di scavetto Magull, che stoppa a campanile per poi colpire in girata.
La difesa tedesca però non è più ordinata di quella scandinava, come dimostra il lancione di Sembrant: Hegering è scavalcata e per Jakobsson si spalanca l'autostrada che porta al pari, firmato con una precisa incrociata. Jakobsson che, in avvio di ripresa, avvia il ribaltone saltando Gwinn e mettendo in mezzo per il colpo di testa di Rolfo: Schult respinge ma non basta, Blackstenius è lì e spedisce sotto la traversa. Jakobsson è l'elemento in più e va vicina a chiuderla con un altro spunto verticale, dopo aver saltato Hegering però si perde calciando addosso a Schult, che blocca con l'aiuto di Doorsoun.
La Germania sospira e inizia a spingere per il pari: Lindahl sbaglia l'uscita sulla punizione di Maroszan, Oberdorf ci va di testa ma manda a lato. E sempre Maroszan innesca lo scavetto a imbucare di Huth, Lindahl è di nuovo tagliata fuori ma c'è Glas a disturbare Hegering, che pur essendo appostata sul secondo palo non riesce a inquadrare. La Svezia non rischia più e si guadagna la semifinale, dove incontrerà l'Olanda.