In un Mondiale Under17 che sin qui si è contraddistinto per le grandi goleade, l'unico 0-0 degli ottavi è quello tra Costa Rica e Francia, coi centramericani che passano solo ai rigori. Nei 120 minuti di gioco le occasioni migliori le hanno Edouard, che spara alto, ed Hernandez, il cui colpo di testa centra la traversa. Poi i rigori, l'errore di Cognat nel secondo tiro dei francesi e il penalty decisivo di Reyes che scatena la festa della Costa Rica, che ora affronterà il Belgio.
Ben cinque invece le reti nel 4-1 con cui l'Ecuador elimina la Russia e raggiunge il Messico ai quarti. Ad aprire le danze è Pereira, che al 3° induce all'errore Zakharov e si invola clamorosamente indisturbato verso Maksimenko, battendolo col diagonale. Il pari dei russi arriva al 16° grazie alla bella giocata di Galanin, che salta Peña e serve in area Chalov che non sbaglia. Ma un minuto dopo ancora Zakharov si fa bruciare da Corozo e l'Ecuador è di nuovo avanti. Dall'asse Corozo-Pereira arriva anche il 3-1: scambio al volo tra i due e la difesa russa va in bambola, Pereira scatta verso l'area e realizza di fino. A chiudere i conti ci pensa Nazareno al 78° con una bomba dalla distanza che si accomoda sotto l'incrocio.
Difficile dire se sia più bella la botta dell'ecuadoreño o il missile a fil di palo di Amadou Haidara, che all'8° vale il primo dei tre gol con cui il Mali batte la Corea del Nord. Il raddoppio dei maliani arriva al 37° grazie alla spaccata di Maiga, poi a inizio ripresa Samuel si supera evitando il 2-1 di Kwang Song. A sigillare la vittoria degli africani ci pensano ancora Haidara e Maiga: invito del primo, tocco d'esterno da applausi del secondo.
Ai quarti il Mali se la vedrà con la Croazia, che batte 2-0 la Germania. Vantaggio croato al 18°: la difesa tedesca mura Majic, il pallone resta lì e Moro lo mette nel sacco. La Germania domina ma spreca tanto e al 91° viene punita da una clamorosa dormita difensiva. Brakalo tocca per Delic, che punta Frommann e serve a Lovren il più comodo degli assist.
Riccardo Marchetti
Ben cinque invece le reti nel 4-1 con cui l'Ecuador elimina la Russia e raggiunge il Messico ai quarti. Ad aprire le danze è Pereira, che al 3° induce all'errore Zakharov e si invola clamorosamente indisturbato verso Maksimenko, battendolo col diagonale. Il pari dei russi arriva al 16° grazie alla bella giocata di Galanin, che salta Peña e serve in area Chalov che non sbaglia. Ma un minuto dopo ancora Zakharov si fa bruciare da Corozo e l'Ecuador è di nuovo avanti. Dall'asse Corozo-Pereira arriva anche il 3-1: scambio al volo tra i due e la difesa russa va in bambola, Pereira scatta verso l'area e realizza di fino. A chiudere i conti ci pensa Nazareno al 78° con una bomba dalla distanza che si accomoda sotto l'incrocio.
Difficile dire se sia più bella la botta dell'ecuadoreño o il missile a fil di palo di Amadou Haidara, che all'8° vale il primo dei tre gol con cui il Mali batte la Corea del Nord. Il raddoppio dei maliani arriva al 37° grazie alla spaccata di Maiga, poi a inizio ripresa Samuel si supera evitando il 2-1 di Kwang Song. A sigillare la vittoria degli africani ci pensano ancora Haidara e Maiga: invito del primo, tocco d'esterno da applausi del secondo.
Ai quarti il Mali se la vedrà con la Croazia, che batte 2-0 la Germania. Vantaggio croato al 18°: la difesa tedesca mura Majic, il pallone resta lì e Moro lo mette nel sacco. La Germania domina ma spreca tanto e al 91° viene punita da una clamorosa dormita difensiva. Brakalo tocca per Delic, che punta Frommann e serve a Lovren il più comodo degli assist.
Riccardo Marchetti
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