È morto Eusebio

Per anni il calcio portoghese è stato lui, Eusebio da Silva Ferreira, entrato di diritto nel gotha del calcio mondiale. Quello che non conosce età, quello dei campioni. Eusebio è figlio del colonialismo: nasce in Mozambico il 25 gennaio del 1942. Considerato il giocatore lusitano più forte della storia, nonostante Cristiano Ronaldo possa istillare qualche dubbio o curiosità, si è spento nella notte a causa di un arresto cardio-respiratorio.
Non un fulmine a ciel sereno: Eusebio era infatti malato da tempo. Non servono complessi esercizi mnemonici per ricordare il ricovero nell'estate del 2012, quando dalla Polonia – al seguito della Nazionale impegnata agli Europei – fu costretto al rimpatrio.
Ma l'Eusebio che il calcio non potrà mai dimenticare, è quello del grande Benfica, con cui vinse due Coppe dei Campioni, sfiorando l'impresa al Mondiale inglese del '66, quando si presentò quale Pallone d'Oro in carica e con 9 reti trascinò i lusitani al terzo posto.
I suoi numeri sono stratosferici, a testimonianza delle qualità della Pantera Nera, autore di 291 gol in 313 partite di campionato portoghese, ben 57 in incontri internazionali. Due gol ogni tre partite in nazionale, dove la statistica recita 41 su 67.
Un calciatore d'altri tempi, sposato alla sola maglia rossa del Benfica. Un grave perdita per il mondo del calcio: una delle stelle più scintillanti si è spenta.


LP

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy