È morto Eusebio
Non un fulmine a ciel sereno: Eusebio era infatti malato da tempo. Non servono complessi esercizi mnemonici per ricordare il ricovero nell'estate del 2012, quando dalla Polonia – al seguito della Nazionale impegnata agli Europei – fu costretto al rimpatrio.
Ma l'Eusebio che il calcio non potrà mai dimenticare, è quello del grande Benfica, con cui vinse due Coppe dei Campioni, sfiorando l'impresa al Mondiale inglese del '66, quando si presentò quale Pallone d'Oro in carica e con 9 reti trascinò i lusitani al terzo posto.
I suoi numeri sono stratosferici, a testimonianza delle qualità della Pantera Nera, autore di 291 gol in 313 partite di campionato portoghese, ben 57 in incontri internazionali. Due gol ogni tre partite in nazionale, dove la statistica recita 41 su 67.
Un calciatore d'altri tempi, sposato alla sola maglia rossa del Benfica. Un grave perdita per il mondo del calcio: una delle stelle più scintillanti si è spenta.
LP