Muccioli: “Si parte sempre da 4 anni di squalifica per i casi di doping come quello di Pogba”
Il Presidente del Nado San Marino specifica che la squalifica di 4 anni inflitta a Paul Pogba è la base di durata da cui partire per i casi come il suo
L'unica cosa che poteva fare il centrocampista della Juventus Paul Pogba era dimostrare che la violazione commessa non fosse stata intenzionale; in quel caso, la squalifica sarebbe stata di due anni. Così non è stato e al francese sono stati comminati i 4 anni di squalifica che, come conferma il Presidente del Nado San Marino Claudio Muccioli, la base da cui partite.
Il centrocampista della Juventus era stato trovato positivo ai metaboliti del testosterone lo scorso agosto e da quel momento si è sempre proclamato innocente fino alla sentenza del Tribunale che ha confermato la richiesta della procura. Il 31enne ha annunciato il ricorso al Tas di Losanna in Svizzera subito dopo aver visionato, con i suoi legali, le motivazioni. Pogba è accusato di aver violato gli articoli 2.1 e 2.2 del codice Wada.
Il centrocampista lo scorso 20 agosto Udinese – Juventus resta in panchina per tutta la partita ma viene sorteggiato per il controllo antidoping. L'11 settembre risulta positivo e viene sospeso in via cautelare. Il 6 ottobre l'esito delle contro-analisi effettuate sul campione B dell'urina conferma la positività del “Polpo”. Il 7 dicembre la procura antidoping chiede 4 anni di squalifica. Il 29 febbraio il Tribunale Nazionale antidoping lo condanna a 48 mesi di esclusione. Pogba, proclamandosi sempre innocente non ha preso mai in considerazione la possibilità di patteggiare la pena.
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