Cambia l'anno ma non cambia la sostanza. Sarebbe stata pretesa eccessiva chiedere a Marco Osio la svolta dopo quattro giorni in sella al Bellaria, che riprende da dove aveva lasciato: con una sconfitta. Primo tempo consegnato nelle mani degli avversari, che hanno i loro punti di forza nella difesa e nelle ripartenze, suggerendo una frazione incolore e poco emozionante, come poi è stato. Maccabitti prova a dare la scossa al 9' dopo essere andato via a Masullo in bello stile, ma il suo mancino finisce ampiamente a lato. Tre minuti più tardi l'unica incursione sul taccuino del Bellaria: Mariani batte sul primo palo una punizione laterale su cui si fionda Bernacci, tentativo alto. Solo una situazione da palla inattiva rompe l'equilibrio del Nanni. Talato disegna una traiettoria incredibile che strappa applausi bipartisan e lancia il Castiglione in testa alla Seconda Divisione.
Nella ripresa qualcosa cambia, quanto meno dal punto di vista del ritmo. Fantini dopo pochi minuti tira in causa Rossini che ci arriva con una mano, poi in mano – ma la squadra – la prende Mariani, che scarica un destro terrificante da 30 metri che vale il pareggio. Un gol da vedere e rivedere, che illude per qualche minuto un Bellaria parso più propositivo. Illude – dicevamo. Dura infatti poco più di sette minuti il primo risultato positivo di Osio sulla panchina del Bellaria, che incassa ingenuamente il nuovo vantaggio ospite al quarto d'ora. Da una punizione battuta velocemente si sviluppa la trama offensiva che porta in area Radrezza, bravo ad attirare su di sé le attenzioni della difesa e ad assistere immediatamente Ferrari che – favorito da una deviazione – prende il tempo a Masullo e trafigge Rossini da pochi passi. Bellaria sotto, ma che alla mezzora può nuovamente trafiggere la difesa e la squadra meno battuta della Lega. Bernacci fa la torre per l'inserimento di Nicastro alle spalle di Notari ma esce sconfitto dall'uno contro uno con Iali che salva i suoi. Nemmeno il tempo di rammaricarsi per l'occasione sprecata che il Bellaria deve registrare un'altro spavento. Sul secondo tentativo di cross da parte di Ruffini l'estremo bellariese è completamente fuori posizione e Ferrari ha il decimo gol in canna, salvo incocciare sul legno e tenere aperta la partita. Risparmia il colpo ferale anche in dirittura d'arrivo, il bomber ospite, che lanciato in contropiede pecca di precisione nell'aggiramento di Rossini. Allora l'ultimo sospiro è per i biancazzurri: palla dentro per Bernacci che tenta la girata da mille e una notte, ma la notte del Bellaria è fonda. Certezza chiede Osio, dal mercato e dalla società. Capire chi va e chi resta per poter conoscere meglio quale gruppo amalgamare, quale creta modellare. Per il momento di luce in fondo al tunnel non ce n'è nemmeno un barlume.
Nel servizio l'intervista a Filippo Talato, centrocampista Castiglione
Luca Pelliccioni
Nella ripresa qualcosa cambia, quanto meno dal punto di vista del ritmo. Fantini dopo pochi minuti tira in causa Rossini che ci arriva con una mano, poi in mano – ma la squadra – la prende Mariani, che scarica un destro terrificante da 30 metri che vale il pareggio. Un gol da vedere e rivedere, che illude per qualche minuto un Bellaria parso più propositivo. Illude – dicevamo. Dura infatti poco più di sette minuti il primo risultato positivo di Osio sulla panchina del Bellaria, che incassa ingenuamente il nuovo vantaggio ospite al quarto d'ora. Da una punizione battuta velocemente si sviluppa la trama offensiva che porta in area Radrezza, bravo ad attirare su di sé le attenzioni della difesa e ad assistere immediatamente Ferrari che – favorito da una deviazione – prende il tempo a Masullo e trafigge Rossini da pochi passi. Bellaria sotto, ma che alla mezzora può nuovamente trafiggere la difesa e la squadra meno battuta della Lega. Bernacci fa la torre per l'inserimento di Nicastro alle spalle di Notari ma esce sconfitto dall'uno contro uno con Iali che salva i suoi. Nemmeno il tempo di rammaricarsi per l'occasione sprecata che il Bellaria deve registrare un'altro spavento. Sul secondo tentativo di cross da parte di Ruffini l'estremo bellariese è completamente fuori posizione e Ferrari ha il decimo gol in canna, salvo incocciare sul legno e tenere aperta la partita. Risparmia il colpo ferale anche in dirittura d'arrivo, il bomber ospite, che lanciato in contropiede pecca di precisione nell'aggiramento di Rossini. Allora l'ultimo sospiro è per i biancazzurri: palla dentro per Bernacci che tenta la girata da mille e una notte, ma la notte del Bellaria è fonda. Certezza chiede Osio, dal mercato e dalla società. Capire chi va e chi resta per poter conoscere meglio quale gruppo amalgamare, quale creta modellare. Per il momento di luce in fondo al tunnel non ce n'è nemmeno un barlume.
Nel servizio l'intervista a Filippo Talato, centrocampista Castiglione
Luca Pelliccioni
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